Rassegna Stampa

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“Donne al voto”, un libro per la partecipazione in rosa

Fonte: web Castedduonline.it
15 giugno 2012

 

15/06/2012 02:40
di Federica Lai

Rimotivare le donne sarde alla partecipazione attiva alla politica, attraverso lo strumento democratico più importante: il voto. Questo è il messaggio che è scaturito dal dibattito sulla pubblicazione “Donne al voto: la partecipazione femminile alle elezioni del Consiglio Regionale della Sardegna, 1949-2009”, promossa dalla Consigliera Regionale di Parità, Luisa Marilotti, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali, e delle Istituzioni dell’Università di Cagliari. Si è trattato di una discussione a più voci, un convegno-tavola rotonda, che si è tenuto questa sera nell’Aula Magna di Scienze Politiche, in viale Fra Ignazio. Il convegno ha coinvolto studiosi, ricercatori, e rappresentanti delle istituzioni dei diversi schieramenti ai massimi livelli: Gianfranco Bottazzi, Luisa Marilotti, Angela Quaquero, Antonello Liori, Amalia Schirru, il sindaco Massimo Zedda, Nicola Tedesco, Sara Frau, Maria Rosa Cardia, Angela Nonnis, Francesca Barracciu, Maria Cocco, e Andra Deffenu. La ricerca, curata da Nicola Tedesco, docente di Statistica Sociale, e Sara Frau, esperta in statistica sociale, ha evidenziato che, a partire dalla fine degli anni ’80, anche in Sardegna, si è verificata una tendenza decrescente nella partecipazione elettorale complessiva, che ha colpito in particolar modo l’elettorato femminile. Infatti, mentre nelle prime consultazioni elettorali, l’affluenza alle urne delle donne superava gli ottimi livelli di partecipazione maschile, dopo le elezioni del 1984, si è assistito ad una progressiva crescita del differenziale di genere, ed un sempre maggiore allontanamento delle donne alla politica. “Si tratta di un lavoro inedito e originale. Fin’ora, infatti, le ricerche e i dibattiti, si sono concentrati sulla rappresentanza femminile nelle diverse cariche politiche, e non sulla loro partecipazione attiva, esercitata tramite il voto, e con l’impegno in prima persona nei dibattiti e nelle manifestazioni politiche. L’elettorato attivo ha avuto un calo generale negli ultimi anni, ma in particolare quello femminile. Diversi sono i motivi che lo hanno determinato: fattori sociologici, come l’istruzione, ma soprattutto la sfiducia nei confronti dell’attuale modo di fare politica. Le donne sono più sensibili, e il loro cuore non batte per questo sistema politico: e proprio la Politica, da questo dibattito, dovrebbe saper trarre le giuste valutazioni”, dice Luisa Marilotti, Consigliera Regionale di Parità. “E’ molto forte la necessità di intervenire dal punto di vista legislativo, e prevedere la doppia preferenza di genere, per assicurare una democrazia paritaria. Si è evidenziato che nelle istituzioni amministrative, la partecipazione femminile, migliora la qualità della competizione tra i generi”, dice Angela Nonnis, Assessore Regionale dei Lavori Pubblici. Emerge, quindi, un dato molto importante: il progressivo allontanamento delle donne sarde dalla politica, dopo gli anni del grande entusiasmo per la conquista del diritto al voto, e gli anni della partecipazione appassionata alla politica tout court dagli anni ’60 agli anni ’80. Il messaggio che viene lanciato è chiaro: recuperare e garantire l’apporto delle donne nelle scelte pubbliche.