Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, ecco i carabinieri

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2012

In mattinata la riunione della commissione Servizi tecnologici
 

Pericolo amianto, oggi il sopralluogo del Noe
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L'Eternit finito sotto la sabbia nel 1986 dopo le demolizioni dei casotti si trova solo alla Quarta fermata? E si è sfibrato, diventando così pericoloso per la salute? Ora a queste domande potrebbero dare una risposta i carabinieri del Noe: oggi i militari parteciperanno alla riunione della commissione Servizi tecnologici del Comune, che ha in programma un sopralluogo sulla spiaggia del Poetto.
LA COMMISSIONE L'incontro è previsto per le 9: il sopralluogo servirà per toccare con mano il problema della bonifica dall'amianto. Oltre ai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, ci saranno anche l'assessore ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo e il dirigente del Servizio ambiente e igiene del suolo Paolo Malavasi. Nel frattempo, nei prossimi giorni potrebbe essere pubblicato il bando per l'affidamento della rimozione dell'Eternit: «Faremo in fretta», assicura il presidente della commissione Servizi tecnologici Fabrizio Marcello, «e dopo la pubblicazione del bando dovrebbero arrivare i risultati delle analisi. Una volta ottenuto l'esito, decideremo come intervenire insieme agli altri enti interessati».
Marcello però invita a «evitare di fare allarmismo. La situazione non è sottovalutata, ma non è un problema di oggi, visto che tutto è legato alle demolizioni dei casotti del 1986».
LE ANALISI Il Comune a fine maggio ha inviato all'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente i carotaggi (cioè il prelievo di campioni di sabbia) che i tecnici del Servizio igiene del suolo di Palazzo Bacaredda hanno effettuato in diversi punti dell'arenile.
L'analisi dei campioni è fondamentale per sapere se l'Eternit è presente solo in pezzi di 4-5 centimetri o se, invece, si è sbriciolato per l'azione erosiva della salsedine, della stessa sabbia e del vento.
L'INTERVENTO Dal responso dell'Arpas dipende il tipo di intervento che dovrà essere portato a termine. È probabile che la spiaggia venga chiusa, zona per zona, e bonificata. Il Comune, con il bando che verrà pubblicato, cercherà un'impresa certificata per trattare l'amianto.
L'altra opzione, decisamente più invasiva, costringerebbe invece alla chiusura dell'arenile per un lungo periodo. La sabbia dovrebbe essere setacciata in profondità per cercare e rimuovere le fibre dell'Eternit. Ma la paura è che l'inquinamento non riguardi solo la Quarta fermata, dove sono avvenuti i ritrovamenti.
M.R.