RACCOLTA DIFFERENZIATA
Secondo l’assessore Tolu è oggi indispensabile una discarica di servizio per il Tecnocasic in cui conferire le polveri sottili prodotte dall’inceneritore
CAGLIARI Provincia virtuosa e capoluogo da maglia nera. Ieri mattina è stato presentato ufficialmente, presso la sala dell'ex cappella della Provincia, l'avvio del Piano provinciale sulla raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, e fatto un consuntivo sul passato. La tavola rotonda, alla quale hanno partecipato gli amministratori e i tecnici dei Comuni del territorio provinciale, è stata introdotta dall'assessore provinciale all'ambiente Ignazio Tolu. Negli ultimi anni si è rilevato un lieve aumento degli abitanti nel territorio provinciale, ma con una diminuzione della produzione dei rifiuti. «Potrebbe essere il frutto - commenta Tolu - di una maggiore consapevolezza ambientale». Nel 2010 alcuni Comuni virtuosi hanno differenziato anche il 72 (Villa San Pietro e Siurgus Donigala) per cento dei rifiuti prodotti. La media della provincia è al 47 per cento. La maglia nera va al capoluogo che, raggiungendo nello stesso periodo solo il 35 per cento, rappresenta da solo il 40 per cento dell'indifferenziato della provincia. «Ma le premesse per un miglioramento ci sono tutte - sottolinea l'assessore - per fare di Cagliari il comune trainante nella differenziazione dei rifiuti e del riutilizzo». Migliori risultati, secondo l'assessore, si potrebbero ottenere puntando sulla gestione sostenibile della raccolta e del trasporto dei rifiuti urbani, con la partecipazione di tutti gli enti pubblici e dei privati. Poi incentivando le nuove tecnologie di riciclaggio e riutilizzo, che comporta il vantaggio di allungare il ciclo di vita dei materiali senza alcuno spreco energetico». L’assessore ha precisato che il piano di raccolta, affidato con gara d’appalto a un professionista esterno, «prevede una fase di progettazione partecipata, al fine di completare la stesura del piano esecutivo, prevista entro la fine dell'anno». L'obiettivo principale del piano riguarda l'aggregazione dei comuni secondo bacini ottimali di raccolta, la riduzione della produzione dei rifiuti solidi urbani e «la definizione di criteri uniformi per la determinazione delle tariffe dai Comuni». Poi c’è il problema dello stoccaggio delle polveri sottili prodotte dall'inceneritore del Tecnocasic, la situazione resta in sospeso: «Una discarica di servizio a disposizione della Tecnocasic è ad oggi indispensabile - spiega Ignazio Tolu - pertanto resta ancora aperto il tavolo di trattativa con l'amministrazione di Uta, per valutare la localizzazione di una nuova discarica per il conferimento delle polveri prodotte dalla termodistruzione dei rifiuti non differenziabili». Pierluigi Carta