Progetto Casteddu mobility styles
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Domani, alle 10,30, nell'aula magna della facoltà di Ingegneria, in piazza d'Armi, il Crimm (Centro Ricerche Modelli di Mobilità) dell'Università di Cagliari presenta i risultati del programma “Casteddu Mobility Styles”.
La conferenza stampa prevede anche la presentazione dei vincitori dell'Iphone 4 e dei dieci buoni spesa del valore di 100 euro ciascuno, messi in palio fra i partecipanti al programma di promo-sensibilizzazione.
IL SONDAGGIO Grazie al programma di promozione della mobilità sostenibile Casteddu Mobility Styles, il 42 per cento degli automobilisti intervistati provenienti dalla periferia cagliaritana e dall'Area vasta, che abitualmente raggiungevano piazza Repubblica con la propria auto, passa a Metrocagliari, lasciando l'auto in uno dei parcheggi di scambio vicini alle fermate della Metro.
Se al termine del programma, previsto per febbraio del 2012 il 30,4 per cento si era già convertito all'uso della metro, a distanza di soli tre mesi dalla partecipazione, secondo gli organizzatori questa quota non solo viene confermata ma è aumentata dell'11,6 %. Insomma, un successo senza dubbio inaspettato.
INQUINAMENTO «Con la Metro si abbatte l'inquinamento - fa sapere Italo Meloni, direttore del Crimm - se un simile programma personalizzato fosse implementato su vasta scala (circa cinquemila partecipanti), in due anni si potrebbero ridurre di oltre 3,2 milioni di chilometri le distanze percorse in auto nel centro della città, di 480 tonnellate le emissioni di CO2 prodotte, e i partecipanti risparmierebbero complessivamente oltre 1,2 milioni di euro per i costi sostenuti per spostamenti e parcheggio».
L'IDEA Insomma, una serie di novità non da poco che porterebbe a una serie di convenienze per l'intera città: «Se quindi si adibisse una Centrale della mobilità per l'implementazione di un programma su vasta scala - conclude il direttore del Crimm - in appena un anno e mezzo di attività si compenserebbero gli investimenti e i costi di gestione (pay-back period dell'investimento) attraverso la vendita di titoli di viaggio a nuovi utilizzatori del trasporto pubblico locale, che è tutt'ora sottoutilizzato».