Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Amianto, via ai lavori

Fonte: L'Unione Sarda
31 maggio 2012

Quarta e Quinta fermata, c'è il rischio di una lunga chiusura
Poetto, si cercano le fibre sulla spiaggia
 

Vedi la foto


Rischio inquinamento da amianto di vaste porzioni di spiaggia? È possibile. Dopo la certificazione dell'Arpas della presenza di eternit nella Quarta e Quinta fermata, i tecnici dell'assessorato comunale ai Servizi tecnologici sono già al lavoro da alcuni giorni per individuare l'area del Poetto contaminata e che dovrà essere chiusa per la rimozione del materiale cancerogeno. Se troveranno solo porzioni di quattro cinque centimetri la spiaggia verrà recintata solo per qualche settimana. Se, invece, i frammenti si sono ridotti in fibra per l'azione erosiva della sabbia e del mare sarà necessaria una vera e propria bonifica, per la quale saranno necessari mesi di lavoro con la spiaggia off-limits .
IL COMUNE È lo stesso assessore Pierluigi Leo a confermare i passaggi del lavoro di analisi e le diverse ipotesi in campo. «Stiamo lavorando dalle 7, nelle ore di minor afflusso di bagnanti, con la Asl e l'Arpas (che hanno competenze sulla materia assegnate dalla legge) anche eseguendo carotaggi, per capire se si tratta di frammenti grandi o se c'è stato l'inquinamento della sabbia». In questo secondo caso si dovrebbe effettuare una vera e propria bonifica, «sicuramente dai tempi più lunghi», spiega Leo. In ogni caso si procederà per lotti, «per non creare eccessivo disagio e per rendere inaccessibile tutto l'arenile».
LE IPOTESI Per rimuovere i frammenti dei tetti di eternit dei casotti rimasti nascosti sotto la sabbia per quasi trent'anni, «ci vorrà qualche settimana», spiega Manuel Casu, dell'azienda Casu Ambiente di Oristano, specializzata in bonifiche e smaltimento di amianto.
Ma questa è l'ipotesi più rosea. I problemi, infatti, sorgerebbero nel caso in cui l'eternit si sia sbriciolato e sia penetrato in profondità nell'arenile, di fatto inquinandolo. «È una cosa che mi spaventa dal punto di vista operativo perché la sabbia non è la terra, è meno compatta», evidenzia l'ingegnere Nicola Puddu, responsabile tecnico delle bonifiche per la ditta Eis di Cagliari: «La movimentazione della rena può far scendere l'amianto ancora più in fondo. In questo caso ci vorranno mesi di lavoro».
EFFETTO RIPASCIMENTO Un rischio più che concreto, visto che esattamente dieci anni fa tutta la sabbia del Poetto veniva movimentata per il ripascimento. Prima che il rimorchiatore olandese Rijnstroom versasse sul litorale 370 mila metri cubi di sabbia nera, quella originaria fu ammassata a bordo strada. Una volta terminata lo sversamento, fu la volta della pettinatura (la rimozione delle pietre) e della grigliatura, il mescolamento della sabbia “vecchia” con quella “nuova”. Ed è proprio questo passaggio che rischia di aver contaminato tutta la Quarta e Quinta fermata e la spiaggia dopo lo stabilimento dell'Aeronautica militare e fino al vecchio ospedale Marino: la porzione di litorale dove sorgevano i casotti. In questo caso, l'inquinamento da amianto può essere considerato l'ultima conseguenza del ripascimento.
Mario Gottardi