Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, c'è l'amianto: si chiude

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2012

L'Arpas conferma i sospetti di un cittadino che il 2 maggio aveva presentato un esposto

Quarta e Quinta fermata, comincia la bonifica della spiaggia

Ora è ufficiale: i reperti di materiale edile trovati al Poetto a fine aprile sono di amianto. La conferma arriva dall'Arpas, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, alla quale la Asl 8 aveva inviato dei campioni prelevati dalla Quarta e Quinta fermata. Quel tratto di spiaggia, tra i più affollati durante l'estate, nei prossimi giorni sarà recintato per consentire le operazioni di bonifica.
L'INDAGINE È un cittadino cagliaritano, Franco Anedda, a trovare i detriti e insospettirsi. Il 2 maggio invia un esposto alla Procura della Repubblica, al sindaco, al prefetto, alla Asl 8 e al comando dei carabinieri per la Tutela ambientale.
«Molto verosimilmente trattasi di manufatti in cemento-amianto, residuo delle demolizioni dei casotti. Tali frammenti hanno dimensione media di 3-4 centimetri e sono fortemente usurati dal contatto della sabbia», è scritto nella lettera-esposto inviata alle autorità. Nei giorni immediatamente successivi, è lo stesso Anedda ad accompagnare i tecnici del servizio Salute e ambiente della Asl nel punto in cui ha trovato i reperti. I campioni prelevati vengono inviati dalla Asl nei laboratori dell'Arpas di Oristano, il centro unico regionale per le analisi dell'amianto.
LA SCOPERTA I risultati sono arrivati nei giorni scorsi: quello presente alla Quarta e Quinta fermata è amianto. In particolare si tratta di amianto inerme, quindi non fibre o particelle ancor più piccole e dunque più pericolose. Come scrive Anedda, la presenza della sostanza nella sabbia deriva dai pannelli di cemento-amianto, o Eternit (dal nome della maggiore impresa produttrice, recentemente condannata a risarcire le vittime morte di mesotelioma, asbestosi, fibrosi, tumore polmonare e altre malattie provocate dall'esposizione alla fibra cancerogena), largamente utilizzati come copertura dei casotti.
QUANTI ERRORI È proprio il modo in cui sono state abbattute le caratteristiche palafitte del Poetto, tra marzo e maggio del 1986, ad aver contaminato la spiaggia. I casotti sono stati letteralmente schiacciati sull'arenile, compresi i tetti in Eternit, che si sono frantumati in pezzi di 3-4 centimetri. Per rendersene conto basta guardare uno dei video di quel periodo su Sardegna digital library , l'archivio audiovisuale della Regione, disponibile su internet.
LA BONIFICA Il passo successivo, da effettuare al più presto, è la messa in sicurezza della spiaggia. Per prima cosa si dovrà individuare esattamente l'area contaminata (presumibilmente la porzione di spiaggia dove sorgevano i casotti), poi il Comune dovrà recintarla e segnalare l'allarme ai cittadini, collocando i cartelli con la scritta “Pericolo amianto”. In seguito le aziende specializzate effettueranno la bonifica. «Bisognerà scavare per capire fino a che profondità è penetrato l'amianto, poi l'arenile verrà setacciato per rimuovere i frammenti. Un'operazione delicata, che va effettuata quasi manualmente, per evitare di sminuzzare ulteriormente il materiale», spiega Giampaolo Lilliu, presidente di Area, l'associazione regionale Ex esposti all'amianto, che nel 2010 aveva segnalato la presenza della fibra cancerogena nella spiaggia di Funtana Meiga, nella penisola oristanese del Sinis, ora parzialmente bonificata. Domani Lilliu verrà ascoltato in commissione Sanità del Consiglio regionale, che si sta occupando di amianto su sollecitazione di Francesca Barracciu (Pd).
I TEMPI «Interverremo il più presto possibile con aziende specializzate», assicura l'assessore comunale ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo, che informa che «saranno necessari i tempi tecnici ma la bonifica va fatta tenendo conto dell'inizio della stagione estiva». Il problema è che sul Poetto convergono competenze di Regione, Capitaneria, Comune e Provincia. Ed è proprio l'assessore provinciale all'Ambiente, Ignazio Tolu, rispondendo a un'interrogazione di Alessandro Sorgia (Pdl) ad assicurare che «qualora venisse confermata la presenza dell'amianto, la Provincia provvederà alla caratterizzazione del suolo e alla convocazione della conferenza dei servizi con tutti gli enti interessati». L'importante è che si faccia in fretta e bene.
Mario Gottardi