Rassegna Stampa

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I negozianti di Via Dante: “La pista ciclabile è pericolosa, rischio di incidenti”

Fonte: web Castedduonline.it
25 maggio 2012


23/05/2012 16:24
Primo piano

di Federica Lai

Grandi cambiamenti a Cagliari, con le due nuove piste ciclabili: una con due corsie a doppio senso di marcia, in via dei Conversi, lato Monte Urpinu, e l’altra in tutta la via Dante, in direzione piazza Giovanni XIII. Ed è proprio quest’ultima pista che, in particolare, sta rivoluzionando, in positivo e in negativo, la vita dei cagliaritani. “Io non sono né favorevole, né contrario, so solo che il traffico non defluisce come prima, e l’aver eliminato la corsia di svolta a destra crea grossi problemi. La pista ciclabile è una bella iniziativa, ma dove è possibile farla, non in via Dante. Non credo che questo comporterà un ribasso dei clienti, ma solo problemi di traffico, di conseguenza un aumento dell’inquinamento ambientale e acustico”, dice Raffaele Savona della Valigeria Savona. “In molti si lamentano perché non si può più parcheggiare in doppia fila, ma d’altronde non si poteva fare. La pista è molto pericolosa: ho visto una signora che mentre attraversava stava per essere travolta da un ciclista, e quando una macchina deve entrare o uscire dal parcheggio blocca tutto. Nella pista, in questi giorni, ho visto ben pochi ciclisti, anzi mi è capitato di vederne qualcuno nella corsia normale. Potrebbe verificarsi un calo di clienti, ma per ora non abbiamo riscontrato una diminuzione”, dice una commessa di Mariella Calzature. “Sono favorevole alle piste ciclabili, ma non questa. La via Dante era così bella a doppia corsia, in questo modo è stata ridotta: forse volevano eliminare il problema della doppia fila, ma potevano creare dei parcheggi a spina di pesce. La pista ciclabile andrebbe fatta lungo tutto il litorale, ci sarebbe la possibilità e sarebbe apprezzata da tutti. Qui crea seri problemi: quando si parcheggia, si esce dal parcheggio, e anche aprendo la portiera della macchina. Non ha molto senso, in questo periodo di crisi i soldi andrebbero usati per ben altro”, dice Carlo Trois, della gelateria Ice Stop. “Sono una ciclista per passione, quindi molto contenta di questa novità. Era ora che anche Cagliari si adattasse alla mentalità delle altre grandi città, anche se siamo ancora ben lontani dalla loro organizzazione. La situazione è sorvegliata da vigili, anch’essi in bicicletta, ed è molto bello vederli. C’è ancora un po’ di disorientamento, ma col tempo ci si adatterà, e Cagliari sembrerà un’altra città”, dice Marina Carrozzino, del negozio di accessori bagno e maniglie Grip.