Dal prossimo anno riscuoteranno i tributi comunali

In tanti, c’è da giurarci, tireranno un sospiro di sollievo. Perché in questo drammatico momento storico e sociale, si fa fatica anche solo a sentir parlare dell’odiatissima Equitalia. E così, la Sardegna è la prima regione italiana a segnare la svolta: dal prossimo anno, a riscuotere i tributi comunali, ci penseranno le Poste.

L’accordo con l’Anci, l’associazione dei Comuni, è stato firmato ieri: si va dalla gestione del ciclo commerciale degli incassi (dalla stampa all'invio dei bollettini alla rendicontazione) alla riscossione volontaria delle entrate locali a quella coattiva, oltre allo Sportello Amico, dove si potranno pagare subito i propri debiti.

In Sardegna, ha spiegato Gino Frastalli, responsabile dell'Area Centro delle Poste, ci sono 451 uffici, 243 Sportelli Amico e 4000 dipendenti: «Siamo radicati e dotati di competenze postali, logistiche, finanziarie e tecnologiche». Cristiano Erriu, presidente Anci, ha poi specificato che si tratta di un accordo quadro che i singoli comuni perfezioneranno con le Poste. «Così semplifichiamo le procedure e risparmiamo», ha spiegato.