Rassegna Stampa

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Un nuovo piano per il rilancio di Molentargius

Fonte: web Castedduonline.it
25 maggio 2012


24/05/2012 20:12
Primo piano

Domani, 25 maggio 2012, alle 10.30 all’Hotel  Regina Margherita di Cagliari i Riformatori sardi renderanno pubblico il Piano Industriale di un soggetto privato per il rilancio delle saline nel Parco del Molentargius. Saranno presenti e interverranno: il leader dei Riformatori sardi Massimo Fantola, il coordinatore regionale Michele Cossa, i consiglieri regionali del partito, il coordinatore provinciale di Cagliari, Giorgio Angius, i consiglieri comunali e i coordinatori cittadini dei Riformatori Sardi dei comuni di Cagliari, Quartu S.E., Quartucciu, Selargius e Monserrato, i consiglieri provinciali, il coordinatore del Centro Studi dei Riformatori Antonello Gregorini e il presidente del parco di Molentargius, Mauro Contini.
L’istituzione del parco del Molentargius risale al 1999 (LR 5/99) e comprende un’area di 1.600 ettari, per ¾ costituita da aree sommerse, in parte saline e in parte stagni con diverso grado di salinità. Il valore di queste aree umide è stato riconosciuto sin dal 1977 dalla Convenzione di Ramsar, come sito di importanza internazionale per la sosta, lo svernamento e la nidificazione di numerose specie di uccelli acquatici. La parte terrestre del Parco è comunque molto vasta, originariamente destinata alla ruralità ed oggi soggetta a diffusi episodi di abusivismo edilizio.  Gli amministratori che si sono alternati nella gestione del Parco hanno promosso l’investimento di ingenti somme di finanziamenti pubblici per il recupero di parte del patrimonio edilizio della Città del Sale ed il rifacimento di parte delle vasche delle Saline. A questi primi interventi (150 miliardi di lire negli anni 90) oggi possono far seguito altre opere grazie ad un ulteriore interessante finanziamento della RAS di 20 milioni di euro. Per gli strani casi del funzionamento delle amministrazioni pubbliche oggi ci troviamo ad avere un importante finanziamento regionale per realizzare delle opere, senza un Piano approvato che ci indichi quali opere siano quelle più opportune. Disponiamo infatti ancora solo di Linee Guida, su cui un gruppo di esperti è al lavoro dal 2007.
I Riformatori Sardi hanno promosso il 18 febbraio scorso un incontro in cui si sono analizzati aspetti riguardanti la partecipazione degli enti territoriali limitrofi alla gestione del Parco, il superamento dello storico abusivismo edilizio di Medau su Cramu ed il recupero dello splendido compendio edilizio della Città del Sale.
Ci chiedevamo infine il 18 febbraio se l’Ente Parco si fosse curato di verificare l’esistenza di soggetti privati disponibili a farsi carico della gestione delle Saline a proprie spese, liberando così risorse per altre esigenze.
Il successo di quell’iniziativa portò un soggetto privato sardo che opera nella gestione e vendita del sale a contattarci, mettendoci al corrente che già da mesi era stata da loro presentata una proposta per la gestione delle Saline del Molentargius, comprensiva della rimessa in pristino delle vasche e degli impianti necessari alla produzione, con costi a totale carico loro.
Venerdì alle 10.30 all’Hotel  Regina Margherita di Cagliari renderemo pubblico il Piano Industriale di questo soggetto, che ci ha autorizzato in tal senso, al fine di rendere chiaro a tutti gli enti competenti che esistono investitori privati interessati alla gestione delle Saline.
I Riformatori sardi chiedono che si proceda al più presto a indire una procedura di evidenza pubblica per la gestione privata delle Saline, che consenta all’Ente Parco di liberarsi da attività economiche dirette per cui non è competente, concentrandosi nella regolamentazione e nel controllo delle stesse. Il risparmio per le casse pubbliche che deriverebbe dalla partecipazione dei privati potrebbe essere utilizzato per molti altri scopi che difficilmente potrebbero avere un contributo privato: dalla sistemazione degli argini del canale di Terramaini e delle zone umide di acqua dolce, ai percorsi sportivi e per il tempo libero.