Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I pirresi sono trentamila

Fonte: L'Unione Sarda
25 maggio 2012

IL CASO. Dati confortanti dall'analisi dell'Atlante demografico

Resiste il centro storico: «Piace alla gente»

Una frazione in controtendenza. Pirri, con i suoi 29.117 abitanti, registra un aumento della popolazione rispetto al 2010, seppure minimo.
Inoltre, contrariamente a quanto avviene a Cagliari, non subisce lo spopolamento del centro storico e può vantare una popolazione giovane. I dati dell'Atlante demografico, relativi al 2011, presentano un quadro che assegna alla frazione cagliaritana un ruolo particolare nella geografia cittadina.
IL CENTRO STORICO I dati, raccolti in sette zone differenti, confermano che il numero più alto di residenti a Pirri - 9.255 - è a Monteleone e Santa Rosalia. «La cifra non rappresenta una sorpresa», afferma Luisella Ghiani, presidente del consiglio di Pirri, «a differenza degli altri centri storici, quello di Pirri è popoloso. Questo perché dal punto di vista commerciale e artigianale rappresenta un polo di attrazione». Il centro storico, inoltre, non si può definire un quartiere di vecchi: la fascia d'età che va dai 30 ai 64 anni è la più corposa con 5.088 persone. Il numero dei residenti nella fascia compresa tra i 19 e 29 anni equivale a quella degli ultra sessantacinquenni. Il fenomeno, in controtendenza, fa riflettere soprattutto per quanto riguarda le scelte dell'amministrazione. «Il centro storico è importante dal punto di vista dello sviluppo economico», dice Luisella Ghiani, «sebbene risenta di una viabilità non ottimale, rappresenta una grande risorsa che può riflettersi positivamente in tutte le altre zone».
GLI ALTRI QUARTIERI Non solo il centro storico. Anche nelle altre zone di Pirri i numeri sono confortanti. I quartieri di Santa Teresa, San Giuseppe e Parteolla, nonostante abbiano perso qualche centinaio di abitanti, arrivano a 8.552 residenti. Stessa cosa per gli insediamenti più recenti: Barraccca Manna, Is Campus, Is Corrias e Monreale hanno 6.813 abitanti, dei quali una larga percentuale rientra nella fascia d'età tra i 30 e 65 anni. La popolazione che aumenta impone scelte che arrechino vantaggi alla comunità. «Abbiamo previsto interventi destinati agli anziani e ai giovani», dichiara Susanna Orrù, assessore comunale ai Servizi sociali, «per i più giovani, dobbiamo ancora stabilire il posto in cui apriremo l'area infanzia-adolescenza. Per quanto riguarda gli anziani la nostra idea è l'apertura di centri di incontro e attività che permettano l'invecchiamento attivo. Nella zona di Santa Teresa, a breve saranno conclusi i lavori dell'Exmè: una struttura che diventerà un punto di riferimento per tutti gli adolescenti».
Matteo Sau