Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Licenze in regola tutti assolti per i due palazzi

Fonte: Sardegna Quotidiano
24 maggio 2012

 VIA CABONI

 

Non ci fu alcuna irregolarità nella costruzione dei palazzi di via Caboni. Il tribunale ha assolto perché il fatto non sussiste, gli imprenditori Antonio Puddu (avvocato Rita Dedola), Alessandra Puddu, e Maurizio Puddu (rispettivamente procuratore, amministratore della società “Antonio Puddu Impresa costruzioni Edili” e amministratore della “Anto - nio Puddu Impresa costruzioni edili Apice ”). Assolti anche il progettista Luciano Deplano e il dirigente del servizio edilizia privata del Comune Mario Mossa (avvocato Mariano Delogu). La vicenda ha inizio a fine dicembre del 2007, quando vennero messi i sigilli ai cantieri avviati per realizzare due edifici in via Caboni. Un sequestro preventivo scattato poiché – stando all’accusa rappresentata dal pm Andrea Massidda – c’erano delle irregolarità nel rilascio delle autorizzazioni. I nulla osta concessi dagli uffici comunali vennero considerati nulli perché davano il via libera ai cantieri nonostante fossero troppo vicini a due garitte del vicono convento “Congregazione figlie della carità”. Le fortificazioni vennero ritenute beni identitari e da qui tutti i problemi: stando al piano paesistico regionale, come interpretato allora, non si poteva costruire a meno di cento metri di distanza da strutture che rientravano in questa classificazione. Inoltre non era stato tenuto in considerazione l’assetto idrogeologico, che vietava nuove costruzioni in quell’area a elevata pericolosità di frane. Infine –sempre stando alle accuse – le fondazioni e un muro d’appoggio erano state avviate senza il via libera dell’ufficio tutela del paesaggio. Sin da subito però le difese avevano obiettato che quelli che venivano considerati beni identitari non figuravano in nessun elenco e non potevano quindi essere individuati come tali. Ecco perché doveva essere considerata legittima l’auto - rizzazione (la numero 839 del 6 agosto 2007) rilasciata ai cantieri di Puddu dall’Edilizia privata del Comune. Ieri le assoluzioni. Gli edifici in costruzione erano stati dissequestrati nel 2008 e i lavori poterono proseguire dopo le modifiche al Ppr.

M.B.