Il monumento ospita feste notturne: è una distesa di immondizia
Ma il Pdl accusa: «L'arena è abbandonata»
Ormai è solo una questione di giorni e il cantiere per la rimozione degli spalti dall'Anfiteatro dovrebbe prendere il via: «Gli uffici hanno individuato la ditta vincitrice dell'appalto», annuncia l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras, «e stanno verificando che abbia tutti i requisiti di legge. Poi inizieranno i lavori». Nel frattempo però l'arena romana è diventata «una discarica e un monumento all'abbandono e all'incuria», come dice il vice coordinatore cittadino del Pdl Salvatore Deidda.
RIFIUTI E FESTINI Tutto il versante di viale Sant'Ignazio è coperto da lattine, piatti di plastica, bottiglie, bicchieri, buste. Rifiuti accumulati durante l'ultimo anno e in particolare negli ultimi mesi, da quando ogni week-end la strada che attraversa il polo economico-giuridico dell'università è diventata un ritrovo notturno. Ogni venerdì e sabato lo spiazzo tra via Nicolodi e via Fra Nicola da Gesturi ospita regolarmente decine di ragazzi. Se ne sono accorti i netturbini che solitamente puliscono viale Buoncammino e dintorni: ogni lunedì mattina la strada è ricoperta da immondizia. E una buna parte finisce dentro l'Anfiteatro.
LA PROTESTA «È passato un anno dalla chiusura al pubblico dell'arena: noi avevamo accettato di buon grado la decisione dietro l'impegno di un pronto intervento e di un progetto che avrebbe coinvolto l'Orto botanico e la trascurata Villa Tigellio», ricorda Deidda. «Considerato che la legnaia non è stata tolta, i pali sono sempre lì, la vegetazione aumenta e non si capisce a cosa sia servita la chiusura totale. Ora l'Anfiteatro è una triste rappresentazione dell'abbandono e dell'inciviltà. Quanto costa mandare due operai per pulirlo dall'immondizia e dalle erbacce? Per ora ci sono stati grandi annunci, ma a fatti stiamo a zero. Se la cultura era il cavallo di battaglia di questa Giunta, figuriamoci il resto».
LA RISPOSTA L'assessore Marras replica: «Rispetto a un anno fa abbiamo presentato un progetto di rimozione delle tribune di legno e di recupero del monumento, bandito la gara d'appalto che si sta concludendo proprio in questi giorni. L'inizio dei lavori è imminente. Mi pare che la situazione rispetto a un anno fa si cambiata».
IL PROGETTO La rimozione della prima parte delle tribune costerà circa 320 mila euro. L'area verrà pulita dalle erbacce che hanno ricoperto rocce e gradoni, poi si smonteranno gli spalti di legno del primo anello e la platea. Solo dopo si penserà a come eliminare il secondo e terzo anello e costruire un'altra arena nello spiazzo tra il monumento e l'Orto botanico. La Sovrintendenza avrebbe dato, almeno in maniera informale, il proprio assenso a una struttura in grado di ospitare spettacoli per 1500-2000 persone. Ma se ne parlerà, forse, per l'estate del 2013.
Michele Ruffi