Il dibattito in aula: opposizione favorevole alle strisce blu


Il Brotzu potrebbe essere costretto a pagare la Tarsu sui parcheggi a pagamento: «Gli uffici stanno verificando se l'ospedale deve pagare su quell'area la tassa sui rifiuti», ha spiegato all'inizio della riunione Claudio Cugusi, che insieme ai colleghi Guido Portoghese e Andrea Scano ha guidato la riunione congiunta delle commissioni Patrimonio, Traffico e Urbanistica.
Al dibattito ha partecipato una grande fetta (24 su 40) del Consiglio comunale. In aula sono venute fuori due posizioni distinte: quella della maggioranza, contraria ai parcheggi a pagamento; quella dell'opposizione, più morbida e vicina alla decisione dei vertici del Brotzu. Giovanni Dore (Idv) ha ipotizzato che all'area dei parcheggi possa essere riconosciuto un «uso pubblico», ovviamente non compatibile con le strisce blu. Marisa Depau (Sel), ha sottolineato il fatto che «i cittadini siano obbligati a usare l'auto, visto che l'autobus non si ferma all'interno dell'ospedale». Alessio Mereu (Riformatori) ha però ricordato che fino allo scorso anno «trovare parcheggio libero era molto difficile e la zona era completamente in mano ai parcheggiatori abusivi extracomunitari. La gente era costretta a pagare per non ritrovarsi l'auto danneggiata».
Francesca Ghirra (Sel) ha definito «razzista» l'intervento e ha raccontato: «Mi è capitato tante volte di parcheggiare al Brotzu, non sono mai stata minacciata». Anche Stefano Schirru (Pdl) ha spiegato che «prima lasciare l'auto in quell'area significava avere a che fare con i gestori abusivi dei parcheggi». Il collega di partito Anselmo Piras ha invece fatto il paragone con altre strutture sanitarie dove le strisce blu non sono state criticate: «Anche il San Giovanni di Dio è circondato da parcheggi a pagamento. Eppure nessuno si è mai lamentato, anzi molti ringraziano». ( m.r. )