Rassegna Stampa

web Castedduonline.it

Ultimatum al sindaco Zedda: intervenga subito contro il ticket sanitario al Brotzu

Fonte: web Castedduonline.it
21 maggio 2012

 

20/05/2012 18:52


Con una lettera inviata al Sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il consigliere del Partito Sardo D’Azione Paolo Casu, pone un ultimatum al Sindaco Zedda e spiega nei dettagli il perchè quei parcheggi ricadenti nel territorio Cagliaritano non possono essere trasformati a pagamento. “Oggi, a distanza di più di due mesi dalla sua recinzione, l’area appare inaccessibile al pubblico, con l’erba delle aiuole incolta, alta diversi centimetri e parzialmente secca, ma regolarmente illuminata dai fari alogeni, che peraltro risulterebbero allacciati all’illuminazione della rete pubblica elettrica cagliaritana.  Negli ultimi suoi pronunciamenti sull’argomento ha lanciato un richiamo scritto indirizzato al Direttore Generale dell’Ospedale Brotzu, per liberare entro novanta giorni l’area recintata. Credo che sia giunta l’ora di trasformare le sue parole in atti pubblici concreti. A tutt’oggi, prosegue Casu rivolgendosi al Sindaco Zedda, i cittadini continuano a subire disagi e costi aggiuntivi sanitari, dovuti al pagamento di una sorta di ticket sanitario per il parcheggio e credo che Lei, anche quale Autorità Sanitaria, debba trasformare le parole in atti concreti”. Casu, nella missiva indirizzata a  Zedda, spiega tecnicamente e dettagliatamente che il territorio dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari,  ricade in zona G/G2. L’articolo 12 del PUC – “Rapporti tra spazi destinati ad attività non residenziali e spazi di uso pubblico” prevede che, con la sola esclusione delle zone A, in tutte le altre zone omogenee (compresa quindi la zona G/G2) per le nuove costruzioni, ricostruzioni ed ampliamenti, e nel caso di modifica di destinazione d’uso, per le utilizzazioni direzionali, commerciali, sanitarie, ricettive, di spettacolo dovrà essere assicurata, in aggiunta alla misura minima prescritta dall’articolo 41 sexies della Legge 1150/1942, fatto salvo quanto diversamente stabilito nelle norme generali delle diverse sotto-zone, la disponibilità di superfici, escluse le sedi viarie, nella misura di 80 mq ogni 100 mq di superficie lorda di pavimento.
Di tali ultime superfici, almeno 50 mq devono essere destinate a parcheggio di uso pubblico e quelle restanti dovranno essere sistemate a verde. Per edifici od impianti pubblici o di interesse pubblico le superfici da destinare a spazi pubblici o d’uso pubblico possono essere limitate agli spazi da destinare a parcheggio nella misura di 50 mq ogni 100 mq di superficie lorda di pavimento. Questa prescrizione è stata introdotta per ottemperare all’articolo 8 del Decreto Floris, che impone che “…Nei nuovi insediamenti di
carattere commerciale e direzionale, nelle zone omogenee C, D e G, a 100 mq di superficie lorda di pavimento di edifici previsti deve corrispondere la quantità minima di 80 mq di spazio pubblico o ad uso pubblico, escluse le sedi viarie, di cui almeno la metà destinata a
parcheggi….”. Si evince quindi con chiarezza dai riferimenti e dalle considerazioni qui sopra da me riportate, che i parcheggi esterni dell’Azienda Ospedaliera Brotzu, sono standard di zona G, ossia identificabili come parcheggi privati ad uso pubblico, da destinare all’utenza dell’attività o del servizio di pertinenza. “Secondo una mia ricerca, prosegue CASU, non mi pare che a Cagliari esistano altri casi di imposizione di ticket (da parte dell’Amministrazione Comunale né, tantomeno, da parte dei proprietari delle aree) sugli standard di zona “G”.