Rassegna Stampa

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L’idea del Comune: un polo museale al posto del vecchio ospedale Civile

Fonte: web Castedduonline.it
21 maggio 2012

 

21/05/2012 01:53
 

Un grande polo museale al posto del vecchio ospedale Civile. Sul San Giovanni di Dio la maggioranza di centrosinistra lavora per un’apertura alla cultura, vista anche la vicinanza con le Università. Giovanni Dore, capogruppo dell’Idv, anticipa una riflessione importante in vista del trasferimento dei reparti a Monserrato.  ”Sul San Giovanni ho gli stessi dubbi che abbiamo su Buoncammina- precisa Dore- siamo cioè proprio sicuri che un presidio sanitario di tale levatura debba essere portato via dalla città? Certo è stato dichiarato fuori norma e l’adeguamento sanitario avrebbe costi molto elevati. Ma ricordiamoci che per quasi 2 secoli il complesso progettato da Gaetano Cima (unitamente alle altre strutture della zona, in primis la clinica Macciotta) ha assicurato la salute dei cittadini cagliaritani, spesso a pochi passi da casa propria. Sono stati valutati i disagi di trasferire il tutto a Monserrato, in un complesso ancora lungi dall’essere completato e confortevole (e perfino privo, tuttora, della fermata della metro !). Se l’ospedale, come è probabile, chiuderà la vocazione museale di un edificio così prestigioso appare scontata (leggo però, con un certo stupore, che qualcuno vorrebbe trasformarlo in casinò !). Anche in questo caso, va ristudiato tutto il quartiere, la destinazione del palazzo delle scienze, l’integrazione col polo economico-giuridico universitario. Se pensiamo ad un prestigioso futuro per Cagliari, passa tutto per la programmazione dei “nuovi” spazi da creare negli edifici o nelle aree da riqualificare. In questa consiliatura ci stiamo concentrando sui servizi primari, il verde pubblico, la vivibilità, la mobilità sostenibile, il recupero dei quartieri storici, delle periferie e dei principali monumenti abbandonati. Nella prossima la vera scommessa sarà la progettualità sugli edifici pubblici dismessi (San Giovanni e Buoncammino in primis) e le aree militari (Camosca e Viale Poetto). Chi vivrà vedrà!”.