Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Unioni civili, Zedda accelera Gessa: il malato è solo l’omofobo

Fonte: Sardegna Quotidiano
21 maggio 2012

Gay

IL DIBATTITO Il sindaco: il registro sarà istituito presto con il voto del consiglio comunale. Il neuroscienziato: non esiste una cura per gli omosessuali ma solo per chi si scaglia contro di loro

n«Il registro delle unioni civili sarà uno dei prossimi temi in discussione in consiglio comunale». Il sindaco Massimo Zedda annuncia il prossimo concretizzarsi di uno degli impegni presi in campagna elettorale e ribaditi più volte da diversi esponenti del Consiglio comunale durante questo primo anno di mandato. L’occasione è offerta dal dibattito che si è tenuto ieri al Lazzaretto nell’ambito della manifestazione “L’eredità dei corpi: spettacoli, dibattiti e una mostra per contestare il cliché della bellezza come unico passaporto successo e felicità”. Oltre al sindaco, accompagnato dall’assessore alla Cultura Enrica Puggioni, diverse personalità hanno partecipato all’evento del Lazzaretto, che si inserisce nella “Queeresma”, progetto di sensibilizazione sul tema dell’odio contro gli omosessuali di quaranta giorni organizzato dall’Arc (associazione culturale gay lesbica bissessuale e transgender) iniziato giovedì durante la giornata internazionale contro l’omofobia. Al dibattito di ieri ha preso parte Luisa Marilotti, consigliera regionale per le parità, esperti e rappresentanti delle associazioni Lila e Arc, e il neuroscenziato di fama mondiale Gianluigi Gessa. «Per l’omosessualità non c’è cura. Perché non è una malattia. La cura invece c’è per chi ha avversione verso i gay, li rifiuta e si scatena con aggressioni verbali e fisiche contro di loro», ha dichiarato provocatoriamente Gessa prima dell’incontro. Poi, durante il suo intervento, lo scienziato ha spiegato che «è scientificamente dimostrata la naturalità dell’eccitazio - ne omosessuale», e che si nasce con un’attrazione verso il proprio sesso non dipendente da condizionamenti esterni, ma dal proprio corredo genetico e dai propri ormoni: «L’essere maschi », ha spiegato Gessa, «deriva dalla presenza di un derivato del testosterone nel feto, senza il quale il cervello si sviluppa al femminile: la Bibbia dice che dio creò l’uomo e poi da una sua costola fece la donna. Le neuroscienze suggeriscono che prima creò la donna e poi con un’iniezione di testosterone creò l’uomo». Il Comune, in questi giorni, sta patrocinando diverse iniziative contro l’omofobia. «Bisogna dire basta agli atteggiamenti discriminatori, siano contro gli omossessuali o contro altre categorie, ad esempio i disabili. Più in generale, ciò che serve è una cultura del rispetto nel quotidiano», ha detto il sindaco Zedda che, durante il suo intervento di ieri, ha parlato di Cagliari come di «laboratorio di inclusione sociale». Quello del Lazzaretto non era l’unico incontro sul tema dell’omofobia in programma ieri a Cagliari. Al Castello di San Michele, i giovani del Partito democratico hanno organizzato un dibattito sull’argomento. Obiettivo della serata di studio, rilanciare la proposta di un registro per le unioni civili in tutti i comuni sardi: «Abbiamo preparato un vero e proprio kit per le amministrazioni locali con una proposta di legge pronta da approvare», spiega Stefano Piras, segretario provinciale dei giovani del Pd. «C’è un grande dibattito su questo tema. A noi giovani spetta lanciare un sasso nello stagno ». Questa sera, intanto la “Queere - sma” dell’Arc andrà avanti con una fiaccolata in ricordo delle vittime dell’omofobia. Partenza intorno alle 20.30 da piazza San Sepolcro. Michele Salis

 LA MANIFESTAZIONE A CAGLIARI IL PRIMO CORTEO D’ORGOGLIO GAY

E anche Cagliari avrà il suo primo Gay Pride. La data è già fissata, e arriverà al culmine della “Queersima” organizzata in questi giorni: il 30 giugno un corteo dell’orgoglio omosessuale si snoderà tra la prima fermata e l’ospedale Marino. Gli organizzatori dell’evento in cittàè hanno anche chiesto il patrocinio del Comune sulla manifestazione. E se molti consiglieri comunali hanno già manifestato la loro disponibilità non c’è ancora l’ufficialità dal municipio sulla concessione