Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

No ai furbetti delle isole pedonali

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2012

Sì alle Ztl, ma mancano i servizi

Michele Ruffi
Finalmente: a piccoli passi Cagliari si sta avvicinando al modello delle città italiane e europee e sta trasformando il proprio centro storico in una grande isola pedonale. Le auto sono state bandite da (ancora poche) strade della Marina quasi tre anni fa, il concetto è stato esteso da un mese a Villanova e in futuro si allargherà a Castello.
Certo: abituarsi non è facile e il cagliaritano è noto per non voler parcheggiare a più di cinque metri da casa e per voler arrivare in auto dappertutto. Non è un caso che in questi primi giorni di pedonalizzazione, via San Giovanni e dintorni siano comunque attraversati da chi non potrebbe. Questo perché le telecamere controllano i varchi di ingresso, ma non quelli d'uscita. Bastano pochi metri in contromano o in retromarcia et voilà, non c'è zona a traffico limitato o area pedonale che tenga. E senza multe. Chi vive a Castello, dove il traffico notturno sarebbe riservato solo ai residenti, sa bene che questi trucchi sono all'ordine del giorno. Ora li stanno scoprendo - loro malgrado - anche gli abitanti di Villanova, a cui magari si chiede di parcheggiare lontano dal proprio portone per avere in cambio un quartiere più bello e curato.
Ma questo succede anche perché, per il momento, ci sono poche alternative alle auto. In città non esistono linee di autobus notturne, e quelle diurne che attraversano il centro storico (soprattutto Villanova e Castello) sono deboli. L'assessore al Traffico Mauro Coni ha annunciato qualche giorno fa che nei vecchi rioni arriveranno sette nuove navette del Ctm. E che verranno aggiunti altri percorsi a quelli già esistenti. Era ora.