Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il giallo dei fenicotteri in fuga

Fonte: Sardegna Quotidiano
21 maggio 2012

 Molentargius

 

Giallo sui fenicotteri rosa. Negli ultimi giorni il numero di uccelli impegnati a covare nell’isolotto di fronte a viale Europa si è ridotto a vista d’occhio. Da circa un mese una nutrita colonia di esemplari sta occupando uno dei tratti preferiti per la nidificazione, ma nel giro di una settimana in quella zona il numero si è quasi dimezzato. «Lì non stavano ancora nidificando e si sono spostati in altri punti, nella zona di Quartu adesso ce ne sono di più», spiega Vincenzo Tiana presidente dell’Associazione Parco di Molentargius (che non è l’Ente vero e proprio, presieduto dal sindaco di Quartu Mauro Contini). Diversa l’analisi dell’ex ornitologa del Parco. «Dove c’erano i fenicotteri che ora non ci sono più, fino a qualche giorno fa c’erano anche uova - spiega Alessia Atzeni - non è facile ora scoprire perché hanno lasciato quell’isolotto, ma non è bene che l’abbiano fatto». Le cause della fuga possono essere tante, ma senza monitoraggio sulla nidificazione non è facile scoprire perché così tanti fenicotteri hanno lasciato all’improvviso il punto in cui stavano covando, considerato che maschi e femmine collaborano alla cova e non lasciano mai l’uovo incustodito. Forse alcune nutrie o qualche cane randagio, oppure curiosi e fotografi che si sono avvicinati troppo per ammirare lo spettacolo di Molentargius. Il problema è che, non conoscendo le cause, la fuga di massa potrebbe ripetersi. Secondo Tiana, che è anche presidente di Legambiente, si tratta solo di una diversa distribuzione degli uccelli nelle acque di Molentargius. « Quest ’anno ci sono più fenicotteri dell’anno scorso e ci sono nidi dove l’anno scorso non c’erano - spiega - sono arrivati più presto, all’inizio di aprile, per un’annata prodigiosa. Quanti sono? In questi giorni noi ci stiamo occupando delle osservazioni da viale Europa (anche oggi pomeriggio), che hanno attirato tante persone, al conteggio ci pensano i tecnici del Parco». A Tiana è forse sfuggito che il Parco è senza tecnici e proprio questa situazione non sta consentendo di svolgere le operazioni che andrebbero fatte in questo periodo. «Per dire quanti sono serve la lettura degli anelli e nessuno lo sta facendo - spiega spiega Alessia Atzeni, membro del Flamingo research specialist group - il fatto che quest’anno siano più del solito è probabilmente legato al fatto che in Spagna c’è una grande siccità e i colleghi mi hanno segnalato che stanno nidificando meno e so che anche in Francia hanno avuto problemi ». Ormai sono migliaia i fenicotteri che hanno Cagliari come città di nascita nella carta d’identità, forse anche la qualità delle acque di Molentargius ha contribuito alla scelta di depositare qui le uova

. VANNO A CENA FUORI «In realtà non è così, perché fanno anche centinaia di chilometri per mangiare, in pratica i fenicotteri che sono a Molentargius possono andare a mangiare alle saline di Carloforte e tornare - spiega l’ornitologa - in Spagna il fenicottero nidifica anche in siti inquinati da metalli pesanti, la sua scelta è legata alla tranquillità del sito, al livello dell’acqua e del fango, per il resto può anche essere inquinato ». Ora si intravede qualche spiraglio per i precari che continuano la loro protesta per il mancato rinnovo dei contratti, nel frattempo il Parco ha messo a bando le “Attività di monitoraggio della popolazione nidificante di fenicottero e di inanellamento dei pulcini per la stagione riproduttiva 2012 dello Stagno di Molentargius ”, i termini sono scaduti la settimana scorsa e vista la situazione delicata al Parco non ci dovrebbero essere state risse per partecipare al bando. Il risultato è che tra pochi giorni nasceranno i pulli (il nome generico degli uccelli dopo la fuoriuscita dall’uovo) e che nessuno, vista la situazione attuale, sarà in grado di sistemare gli anelli alle zampette e controllare la provenienza dei loro genitori. Tutte operazioni fondamentali per tenere sotto controllo i movimenti migratori degli uccelli diventati ormai di casa. La “gentarrubia” è un simbolo di Cagliari e vedere una colonia che si svuota all’improvviso desta scalpore e preoccupazione. Come il fatto che tanti si siano spostati nella parte quartese dello stagno, a pochi passi dal campo che ospiterà le partite del Cagliari: la fuga a Quartu continua.

Marcello Zasso