Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Riaprono altri due chioschi, ma è polemica

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2012

I proprietari di Twist e Capolinea: «Servono le barriere anti-vento»


Il primo a inaugurare il restyling del Poetto fu la Sella del Diavolo, poi Il Nilo e, martedì scorso, La Dolce Vita.
Ieri è stata la volta del Twist, color rosso sangue alla quinta fermata, e del Capolinea, con una tinta verde pisello poco dopo l'ospedale Marino. Altre due zone del litorale strappate alla desolazione, con lavoratori rientrati dalla disoccupazione. O quasi. Perché se da un lato «i prefabbricati sono deliziosi e funzionali», è anche vero che «senza barriere anti-vento il rischio è che si possa lavorare solo nei mesi estivi». L'osservazione è dei proprietari dei chioschi appena riaperti, Maurizio Marongiu e Antonio Congera: entrambi soddisfatti per il risultato dei lavori, contestano tuttavia la totale apertura delle terrazze che rende impossibile lavorare nei giorni di vento.
La prova del nove, il pranzo di ieri: quattro clienti in tutto, fra Twist e Capolinea. «Una trentina di persone voleva mangiare da noi - ha raccontato Congera - ma considerati il vento e l'assenza di punti al riparo, ha rinunciato».
«Senza barriere perimetrali siamo destinati a poter lavorare solo nei mesi della bella stagione, con gravi conseguenze per noi proprietari (la restituzione del debito di 150 mila euro potrebbe durare anche 7 anni, anziché quattro come preventivato) e per l'occupazione», ha aggiunto Marongiu. Entrambi con 12 dipendenti fino al 31 settembre 2011, ora hanno dovuto ridurre di due terzi l'organico. «Speriamo che il Comune ci venga incontro il prima possibile, permettendoci di limitare l'apertura perimetrale. Ne saremmo grati noi e gli amanti del Poetto tutto l'anno».
Michela Seu