Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nuova puntata del tormentone

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2012

Strade che non si incontrano

Massimo Crivelli
Ognuno per conto suo, seguendo rette parallele che non si incontrano mai. Le strade intraprese dai due Massimo della città, il sindaco Zedda e il presidente del Cagliari, Cellino, divergono completamente, a testimonianza del tiepido feeling reciproco e di trattative, magari ipotizzate, eppure mai seriamente avviate. Così la società rossoblù ha già iniziato i lavori di rifacimento dello stadio Is Arenas a Quartu, il Comune di Cagliari vagheggia la ristrutturazione del Sant'Elia come spazio per manifestazioni sportive e di spettacolo con il coinvolgimento di grandi investitori.
Come andrà a finire l'intera vicenda è difficile prevederlo (visto anche l'assai mutevole umore dei due protagonisti), certo è che il tormentone dello stadio cagliaritano si arricchisce di una nuova puntata. Dunque, di primo acchito sembrerebbe sfumare la possibilità che il Cagliari torni a giocare nell'impianto, costruito 43 anni fa a degno coronamento di un memorabile scudetto e poi lasciato marcire con la connivenza di tutti, amministrazioni comunali e regionali in primis. Potrebbe tuttavia non esserne decretata la morte, bensì la resurrezione attraverso capitali privati non meglio identificati. Si sopperirebbe, così, a un'altra incredibile defaillance della nostra città ormai priva, dopo la chiusura dell'Anfiteatro, di uno spazio adeguato per i grandi concerti all'aperto.
Ma sarà davvero così? Dubitarne è non solo lecito, ma addirittura doveroso dopo aver assistito in questi anni a uno stucchevole balletto di proposte inverosimili e giochi a scaricabarile. Il sindaco rilancia l'ipotesi Sant'Elia, dove la squadra rossoblù potrebbe prima o poi riapprodare. Unica certezza: non nel prossimo campionato, il tempo è già scaduto.