Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia, il progetto segreto

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2012

COMUNE. Il sindaco avrebbe già incontrato i rappresentanti di alcune società interessate

Lo stadio potrebbe essere ristrutturato da grandi investitori

Se la trattativa con il Cagliari calcio dovesse sfumare e la società rossoblù dovesse abbandonare per sempre il Sant'Elia, lo stadio potrebbe essere ristrutturato da un grande investitore privato. È il progetto a cui Massimo Zedda starebbe pensando da qualche tempo e che ora, con Cellino pronto a firmare la convenzione con il Comune di Quartu, potrebbe subire un'accelerata e diventare realtà. Il sindaco vorrebbe riqualificare l'intero impianto sportivo - e anche l'area parcheggi - con l'aiuto di uno grande gruppo societario di livello nazionale o internazionale.
IL PROGETTO Un modello già seguito in Europa, dove diversi stadi e arene-concerti hanno cambiato volto grazie al finanziamento (o alla cessione dei diritti sul nome della struttura) da assicurazioni, banche e compagnie telefoniche.
GLI INCONTRI Nei giorni scorsi Zedda ha incontrato i rappresentanti di una grande azienda che sarebbe interessata al progetto. Per ora le trattative sono solo alle fasi iniziali e si tratta solo di ipotesi, visto che lo stadio al momento è ancora affidato al Cagliari calcio in base alla convenzione che scadrà nel 2013. A meno che il Comune non decida di revocare l'accordo: a questo passo sta lavorando da oltre un mese l'ufficio legale, che però non ha ancora notificato nessun atto alla società di viale La Plaia.
L'ARENA CONCERTI Se il Cagliari abbandonasse il Sant'Elia l'impianto potrebbe ospitare sia lo sport che gli spettacoli estivi. E la riqualificazione potrebbe passare da un concorso internazionale di idee, strada già indicata da un ordine del giorno dal Consiglio comunale ma che ancora non si è trasformata né in una delibera di Giunta né in un bando pubblico.
L'AGIBILITÀ Intanto durante la prossima settimana potrebbe essere convocata la nuova riunione della commissione provinciale di vigilanza: prefettura, Comune, vigili del fuoco e gli altri enti interessati dovrebbero portare a termine un sopralluogo nello stadio, per verificare l'agibilità dei Distinti, dove il Comune ha installato le reti per contenere una eventuale caduta di calcinacci.
Michele Ruffi

 

Monaco: l'Allianz arena

Le due squadre più importanti di calcio di Monaco di Baviera, ovvero il Bayern Monaco e il TSV 1860 Monaco si sono divisi a metà i costi della costruzione. Il gruppo Allianz, una grande industria finanziaria, ha comprato i diritti sul nome per 30 anni contribuendo così al finanziamento dell'opera.
Londra: Emirates stadium
L'Emirates stadium, a Londra, ospita le partite casalinghe dell'Arsenal. È stato inaugurato nel luglio del 2006. Durante le fasi di costruzione e progettazione, era conosciuto come Ashburton Grove, dal nome del quartiere, prima che nell'ottobre del 2004 fossero venduti i diritti del nome alla compagnia aerea Emirates. Il progetto complessivo dello stadio è costato 390 milioni di sterline.
Napoli: i due stadi
I progetti del Comune sono due, e corrono paralleli: il primo riguarda una ristrutturazione del San Paolo che consenta alla struttura di essere utilizzata per le partite di calcio almeno per i prossimi due-tre anni. Il secondo è legato invece al nuovo stadio, che verrebbe ideato dal Municipio, ma sarebbe poi realizzato dai privati (in pole position c'è ovviamente la società sportiva Calcio Napoli) con il sistema del project financing. Lo stesso che è stato ipotizzato per la ristrutturazione del Sant'Elia.
Udine: il Friuli all'Udinese
Nel giro di tre anni il “Friuli” di Udine sarà rimesso a nuovo. Senza pista d'atletica, con gli spalti da 25-30 mila spettatori più vicini al campo di gioco. E, come per magia, sono stati risolti tutti i contenziosi. Il bando a evidenza europea scadrà a fine luglio, ed è molto probabile che sarà l'Udinese ad aggiudicarsi la concessione dell'impianto per i prossimi 99 anni. (
m.r.