Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Teatro lirico, lunedì giorno del giudizio

Fonte: La Nuova Sardegna
21 maggio 2012

Riunione urgente del consiglio di amministrazione, si nominano due consulenti e si dà il via alla ricerca del soprintendente

FONDAZIONE» LA DERIVA GESTIONALE




di Alessandra Sallemi wCAGLIARI Lunedì 21 si riunisce il consiglio di amministrazione, si decide per la nomina di un consulente artistico e di un consulente amministrativo, si vara la manifestazione d’interesse per trovare in due mesi il soprintendente del Teatro lirico di Cagliari. A stretto giro ci sarà, forse, una riunione con i rappresentanti delle otto sigle sindacali del Lirico che ieri hanno inviato una richiesta urgente al presidente della Fondazione-sindaco di Cagliari. Risponde così Zedda allo sconcerto suscitato dalle dimissioni improvvise di Pietro Oggianu. Il direttore amministrativo suggerito dall’ex sindaco Floris era rimasto in sella anche quando è arrivato il successore di tutt’altra appartenenza politica, ma non si è voluto fermare un giorno di più nel Teatro pur in grande crisi dopo che il direttore generale del ministero per i Beni Culturali, Sandro Nastasi, aveva spedito una lettera in cui sembra abbia contestato il congedo del soprintendente Gennaro Di Benedetto e soprattutto la grossa cifra che è stata necessaria per liquidarlo prima del 2014 data di scadenza del suo mandato ma dopo i sei mesi di prova durante i quali un dirigente di quel livello può essere esonerato senza che l’ente insoddisfatto dei suoi servigi debba pagargli alcunché. «Danno patrimoniale»potrebbe essere il concetto affacciato nella lettera del ministero che avrebbe fatto saltare sulla sedia Oggianu e quindi l’avrebbe convinto a rassegnare dimissioni presentate come “irrevocabili”. Secondo i sostenitori di questa tesi ( in assenza di dichiarazioni ufficiali del cda e tantomeno dello stesso Oggianu) il direttore generale Nastasi sarebbe stato quasi uno sponsor di De Benedetto, inoltre pur essendo la Fondazione un ente di diritto privato, sulle spese e i rendiconti ha obblighi pari a quelli degli enti pubblici. Negli ultimi due giorni si è temuto che dietro questa “non gestione” ci fossero manovre di ogni sorta, compresa quella di trascinare in una morìa lenta la Fondazione e quindi dare ragioni a chi in passato (l’ex ministro Pdl Bondi era fra questi) aveva sostenuto la necessità di salvare solo 4 o 5 Fondazioni liriche in Italia fra le quali Cagliari non c’era. Zedda dovrebbe aver tamponato l’emergenza e quindi anche zittito certe voci, di sicuro qualche chiarimento col ministero c’è stato se ieri dal Comune è trapelato come, tutto ciò che succederà lunedì, sia stato deciso di concerto col ministero. La prova arriverà in fretta: se riparte l’organizzazione per l’allestimento delle Nozze di Figaro, vuol dire che la Fondazione, per ora, ha ritrovato una sicura volontà di gestione.