Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Le Rossignol: niente soldi per il libretto di sala

Fonte: La Nuova Sardegna
18 maggio 2012



Mai successo che un balletto vada in scena senza la brochure per il pubblico I sindacati in allarme dopo le dimissioni del direttore amministrativo




di Alessandra Sallemi wCAGLIARI Le Rossignol passerà alla storia del Teatro lirico di Cagliari per essere l’unico balletto rappresentato sul palcoscenico a non essere accompagnato da un libretto di sala. Motivo: non ci sono soldi e la tipografia non accetta più di stampare a credito per un’entità che un mese dopo l’altro perde sovrintendenti, sostituti e, due giorni fa, anche il direttore amministrativo, Pietro Oggianu, semi ufficiosamente dimessosi per un dissapore col sindaco Massimo Zedda. Ma se si vuol dar retta alle voci insistenti, potrebbe esserci anche dell’altro. Ed è collegato a un precedente fatto che ha parecchio fiaccato le speranze di una bonifica rapida del Teatro lirico e quindi di un suo rilancio. Il fatto sono le dimissioni del reggente Oscar Serci, in seguito alla lettera inviata dal ministero dei Beni culturali che contestava le procedure adottate dal consiglio di amministrazione di Cagliari e dal suo presidente, il sindaco Zedda, impegnati a uscire dalla gestione di Gennaro Di Benedetto che nella sostanza è stato licenziato e al quale è stata riconosciuta una robusta buonuscita. In parole povere il direttore generale ha avuto da ridire sulle procedure adottate che avevano portato alla reggenza di Serci in attesa di nominare un nuovo soprintendente e, poi, il direttore artistico. Serci, che aveva rinunciato al compenso, avrebbe dovuto gestire un momento dove la perdurante crisi economico-finanziaria del Teatro era diventata particolarmente acuta. Le dimissioni di Oggianu hanno seminato nuova preoccupazione perché, da due giorni, il Teatro lirico non ha più un solo dirigente che possa prendere una decisione. Oggianu se ne sarebbe andato perché il Comune non avrebbe mantenuto una promessa fatta (non la si poteva più mantenere, ma Oggianu non ha voluto sentire ragioni), però forse anche l’argomento della buonuscita di Di Benedetto poteva creare qualche imbarazzo a un direttore amministrativo (e queste sono le voci insistenti sulle concause delle dimissioni). Il 14 maggio la segreteria Slc-Cgil ha inviato un comunicato dove si esternava preoccupazione per la “non gestione” del Teatro lirico, a ridosso della stagione estiva e del decentramento: se non c’è un direttore artistico chi prenderà le decisioni per esempio durante l’allestimento dell’opera Figaro ? Nessuno. I sindacati ieri si sono consultati per chiedere un incontro urgente al sindaco e quindi stabilire come andare avanti fino a quando non si nominerà un altro soprintendente. Il punto però sembra diventato un altro: il sindaco ha dimostrato di voler marciare sulla via della bonifica del Teatro, ma il ministero pare avere una visione diversa su come fare. (a.s.)