Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Unioni civili, i giovani Pd spronano il partito

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 maggio 2012

L’iniziativa

 

UNIONI OMOSESSUALI I giovani del Pd chiedono più impegno al loro partito

LA PROPOSTA “Diverso da chi” è il titolo dell’incontro voluto dai ragazzi democrat: chiesto il registro in tutti i Comuni

 Per la giornata mondiale contro l’omofobia, anche in città mobilitazione per i diritti degli omosessuali. I Giovani Democratici cagliaritani hanno organizzato per domani alle 17:30 al Castello di San Michele, un incontro proprio per parlare di omofobia. “Diversi da chi?”, è il titolo del dibattito, e proprio da questa domanda, nasceranno le considerazioni dei giovani del Partito Democratico, insieme a chi vorrà partecipare all’evento pubblico. «Affrontiamo il tema con la semplicità che contraddistingue noi ragazzi, vogliamo appropriarci di tutte le esperienze di vita che ci possono trasmettere gli attori di questo mondo», ha detto Stefano Piras, segretario provinciale dei Giovani Democratici della Provincia, «siamo tutti cittadini italiani e per questo vogliamo chiedere il riconoscimento ufficiale degli omosessuali da parte di Stato e Comuni, attraverso il registro delle unioni civili». Nel corso del dibattito sarà presentato un progetto di diffusione del registro delle unioni civili: «Dobbiamo sensibilizzare tutti gli amministratori locali, in primis quelli del Pd», ha detto Enrico Trogu, responsabile provinciale dei Diritti Civili dei Giovani Democratici. Per questo a disposizione degli amministratori, ci sarà un kit per la costituzione del registro. «Molti non sono informati sulle unioni civili e hanno molti pregiudizi», ha spiegato Mauro Ligas, della direzione nazionale, «pensano che sia qualcosa che va contro le regole all’interno del comune, in realtà è una mossa di civiltà». E lo spiegheranno attraverso una linea guida. «Esporremo i vari punti, dalla tipologia delle persone, dal modo in cui convivono, dal fatto che pagano le tasse e da altri termini, questo sarà importante perché gli amministratori capiscano come si può articolare». Monica Magro