Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Riva, lavori in ritardo: sit-in per chiedere un incontro con Zedda

Fonte: L'Unione Sarda
17 maggio 2012

Oggi la protesta in via Roma
 

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Cresce la preoccupazione dei genitori degli alunni della scuola Riva per i ritardi nei lavori di ristrutturazione dell'istituto di piazza Garibaldi. Per chiedere chiarimenti al Comune, stamattina decine di famiglie daranno vita a un sit-in di fronte al Municipio di via Roma. Il raduno è fissato per le 9,30. Scopo dell'iniziativa: incontrare il sindaco, Massimo Zedda, e fare pressione sulla giunta e sul consiglio «perché si faccia di tutto per riuscire a restituire la scuola al quartiere entro l'inizio del prossimo anno scolastico». L'azione di protesta è stata annunciata via internet dal “Comitato per la riapertura della scuola Alberto Riva” con lo slogan «No a Villanova senza scuola pubblica, i nostri figli devono restare nel quartiere». Nel comunicato a firma della portavoce del Comitato, Barbara Mascia, si ripercorre la storia infinita dei lavori. «L'iter per la ristrutturazione cominciò nel 2007», si legge, «da allora i lavori hanno subìto varie interruzioni per riprendere nel 2011».
I LAVORI Ora sono finalmente in via di ultimazione. «Tuttavia la scuola non è ancora agibile né si sa quando lo sarà: questo a causa di un interminabile e, pare, difficilmente risolvibile contenzioso relativo ai lavori per l'ascensore e le scale di sicurezza». La conseguenza (negativa) che s'intravede all'orizzonte è il probabile trasferimento degli alunni nella sede scolastica di Santa Alenixedda, in piazza Giovanni XXIII. «Già quest'anno i nostri bambini sono stati costretti a frequentare la scuola dell'infanzia e la primaria nei locali in affitto di via Tempio. Ora c'è il rischio che il quartiere possa restare di fatto senza una struttura scolastica pubblica e che l'edificio appena ristrutturato rimanga desolatamente vuoto con il rischio che vada in rovina per mancato utilizzo».
IL RISCHIO Per tenere i propri figli vicino a casa, i genitori rischiano di dover essere costretti a iscriverli in scuole a pagamento, ossia nelle uniche strutture rimaste a disposizione a Villanova. «Dopo aver già dialogato, senza ottenere risultati concreti, con gli assessori ai Lavori pubblici e alla Pubblica istruzione», si conclude la nota del Comitato, «non ci resta che lanciare un appello a sindaco, giunta e consiglio tutto». ( p.l. )