Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Paura per i cornicioni a pezzi

Fonte: L'Unione Sarda
17 maggio 2012

SAN MICHELE.

La rabbia degli abitanti delle case popolari: «Intervenga il Comune»
 

Via La Somme, donna sfiorata dalla caduta di calcinacci
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Dramma sfiorato ieri mattina in via La Somme. Complice il vento e le pessime condizioni in cui versano le palazzine popolari, diversi cornicioni si sono sgretolati dando origine a una pioggia di calcinacci e detriti che si è abbattuta al suolo. Una giovane donna è stata sfiorata da alcuni frammenti di cemento e ha visto la morte in faccia. Non è stata investita da tegole e detriti solo per una questione di centimetri.
Puntuale l'intervento dei vigili del fuoco. La squadra del distaccamento porto si è presentata in via La Somme 4 dopo pochi minuti e ha provveduto a mettere in sicurezza i cornicioni pericolanti. Inizialmente chiamati per una grondaia a penzoloni, i vigili si sono ritrovati di fronte a uno scenario più complesso: facciate fatiscenti e tetti assai malridotti. Il rischio corso dalla giovane passante ha fatto riesplodere la rabbia dei residenti, stufi di convivere con il degrado. «Le nostre case cadono a pezzi eppure nessuno fa niente», tuona Silvio Pinna, portavoce del comitato spontaneo del rione che alcuni mesi fa aveva fatto barricate in strada (spostando i cassonetti) per dire basta alle “case-tugurio” e rivendicare una qualità di vita migliore. «Forse il Comune sta aspettando che ci scappi il morto prima di intervenire nel nostro quartiere. Questa almeno è la nostra triste impressione».
In via La Somme, così come nelle vicine vie Podgora, Premuda, Ardenne e Bosco Cappuccio, le lamentele fioccano e la tensione sale giorno dopo giorno. «Siamo costretti a vivere tra topi e blatte in case vecchie di cinquant'anni mai ristrutturate. Paghiamo il canone, ma veniamo ugualmente trattati come cittadini di serie B».
Paolo Loche