Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La città ascolti i migranti»

Fonte: L'Unione Sarda
17 maggio 2012

Primo giorno del convegno. L'arcivescovo: urgente occuparsi di questi temi
 

Migramed, in città arrivano le Caritas del mondo
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Qualche giorno fa aveva detto che Cagliari è una citta che si sente al centro del Mediterraneo, e mai come in questi giorni è stato e sarà così. È cominciato ieri “Migramed 2012, dialogo tra le sponde”, l'incontro tra le Caritas del Mediterraneo in cui si discute degli effetti della crisi in Medio Oriente e Nord Africa, dialogo, accoglienza e prospettive delle migrazioni. In centinaia, da vari paesi del mondo, hanno partecipato all'evento che si è tenuto al college Sant'Efisio di via Monsignor Cogoni. Tra le Caritas rappresentate quelle di Libia, Marocco, Algeria, Libano, Turchia, Francia, Germania, Grecia e Malta.
L'ARCIVESCOVO «Siete in una terra famosa per il suo senso dell'ospitalità e dell'accoglienza - ha detto l'arcivescovo Arrigo Miglio nel suo discorso di benvenuto - sono certo che la presenza di tutti rappresenti un grande contributo per la chiesa cagliaritana». Il prelato si è poi soffermato sull'importanza del tema dell'immigrazione: «Questo tema è urgente - ha proseguito - prima di tutto dal punto di vista sociale e civile, e la società sarda è in testa in ogni classifica quando si tratta di accogliere e condividere». Fondamentale anche fare passi avanti dal punto di vista delle leggi: «C'è un iter legislativo che va compiuto - ha detto l'arcivescovo - bisogna facilitare la concessione della cittadinanza ai bambini nati in Italia figli di immigrati». Un argomento all'ordine del giorno su tanti tavoli, che deve essere perfezionato. «Importanti anche le questioni che riguardano l'accoglienza e il diritto d'asilo. E poi capiamo sempre di più quanto è urgente lavorare affinchè ogni uomo possa vivere nel suo Paese in modo dignitoso, oppure scegliere di partire e andare a vivere in buone condizioni».
DIALOGO Giovanni Paolo Zedda, vescovo delegato per la Caritas regionale, sottolinea l'importanza dell'evento: «Il lavoro di questi giorni è importante, la speranza è che cresca l'accoglienza e il dialogo, visto che le culture che sono sempre più vicine, con le difficoltà ma anche con le ricchezze che ne conseguono».
LE DUE CRISI Don Francesco Soddu, direttore nazionale della Caritas, si sofferma sulla delicatezza del periodo che tutta la comunità internazionale sta attraversando: «Migramed è diventata un'importante occasione per lavorare insieme in una fase della nostra storia in cui si incontrano due crisi, economica e umanitaria. Vogliamo fare il punto sul presente e futuro del Mediterraneo e sul ruolo dell'Europa riguardo l'immigrazione. Non si può fare nessuna strategia internazionale senza prima ascoltare chi è direttamente interessato a questi fenomeni».
IMMIGRATI SARDI Don Marco Lai, direttore della Caritas cittadina, mette in risalto la situazione dell'immigrazione nell'Isola e in modo particolare nel capoluogo: «In Sardegna abbiamo circa 40 mila immigrati - spiega - e nell'ultimo periodo siamo stati interessati da rotte provenienti dall'Algeria e da richiedenti asilo politico: oltre 500 provengono dalla Libia e sono ospiti in Sardegna, più di 350 nell'area vasta cagliaritana». Poi parla del meeting: «Migramed è un'opportunità per conoscere meglio le problematiche e dialogare. Il Sud Italia sente la pressione forte dei problemi che provengono da zone vicine. La nostra terra, forse, è il luogo ideale per discutere della questione, e per questo abbiamo deciso di metterci in gioco».
OGGI Il convegno proseguirà oggi. Previsti gli interventi del sindaco Massimo Zedda, all'apertura dei lavori, del prefetto Giovanni Balsamo subito dopo. Nel pomeriggio parleranno il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e quello della Provincia, Angela Quaquero.
Piercarlo Cicero