Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Imu, prove di riduzione

Fonte: L'Unione Sarda
16 maggio 2012

BILANCIO. Accettate le richieste dell'opposizione, che ritira gli emendamenti
 

Accordo in aula: aliquota allo 0,4 % dopo giugno
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Si comincerà con un'aliquota medio-alta (al 5 per mille) e, se i soldi raccolti grazie all'Imu si avvicineranno alle stime ministeriali (circa 7,7 milioni di euro sopra quelle del Comune), allora i parametri dell'imposta che sostituirà la veccia Ici si abbasseranno di un punto, fino al 4 per mille. Dopo una settimana di trattative e mediazioni maggioranza e opposizione trovano l'accordo sul Bilancio, messo nero su bianco in un ordine del giorno firmato da ogni gruppo del Consiglio, sindaco - ed è questo l'aspetto più importante e insolito - compreso.
L'ACCORDO E così l'aula partorisce un documento condiviso da tutte le forze in campo, in cui il centrosinistra asseconda le richieste della minoranza ottenendo in cambio il ritiro di tutti gli emendamenti e sub-emendamenti. Solo il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris annulla circa 4.500 atti depositati nei giorni scorsi. «Qualora il gettito reale dell'Imu fosse superiore a quello stimato nel Bilancio», è scritto nell'ordine del giorno, che potrebbe essere votato già oggi, la Giunta adotterà «una corrispondente riduzione dell'aliquota Imu prima casa, sino all'aliquota base del 4 per mille, fatti salvi nuovi impegni che dovessero derivare da eventuali nuove manovre finanziarie». La riduzione verrà applicata alla seconda e alla terza rata.
GLI INTERVENTI Dal presidente del Consiglio Ninni Depau arrivano i ringraziamenti al «capogruppo del Pdl» per il ritiro degli emendamenti e parole buone per entrambi i poli: «L'ostruzionismo è strumento adottato sempre dall'opposizione. Quest'ordine del giorno stabilisce che l'aumento dei tributi è un colpo durissimo per i cittadini. Se possiamo correggere il tiro, abbiamo il dovere di farlo». Depau sottolinea anche la firma del sindaco nel documento, «un po' irrituale», vista la doppia veste di proponente e destinatario.
L'OPPOSIZIONE «Abbiamo votato a favore di maggioranza e Giunta quasi il 50 per cento dei documenti passati in quest'aula», ricorda durante il suo intervento Giuseppe Farris, «e credo che presentare emendamenti al Bilancio sia un dovere se esiste una proposta, se c'è qualcosa da dire. Questo documento rende palpabile il ruolo dell'opposizione». Il resto della seduta è occupato da quei pochi emendamenti, legati quasi tutti al rifacimento di decine di marciapiedi in città, che Gianni Chessa (Udc) non ritira nonostante l'accordo. Le proposte vengono bocciate una dopo l'altra e Chessa sbotta rivolto ai banchi della maggioranza: «Presto vi mangerete i fenicotteri. È assurdo che non ci siano soldi neanche per rifare i marciapiedi, bisogna avere anche il coraggio di spendere». Su questo punto però poco dopo Massimo Zedda annuncia un «protocollo di intesa con Abbanoa» che mira proprio a obbligare il gestore unico a «ripristinare lo stato dei luoghi» dopo i propri interventi sulla rete idrica.
Michele Ruffi