Dibattito

estetico Siamo stati inondati di e-mail, telefonate, sms. Il dibattitto sulla città invasa dagli spray, il confine fra Street Art e vandalismo, si è spostato anche sui social network (soprattutto Facebook) tenendo vivo il dibattito e rilanciandolo sulla scia dei nostri articoli postati di profilo in profilo.
Era chiaro che il confronto, soprattutto dopo il faccia a faccia fra il maestro Pinuccio Sciola e il giovane graffittaro Federico Crisa Carta, non solo non si placasse ma andasse a toccare nuovi orizzonti. Alla base la frase di Sciola in merito ad altre brutture presenti nelle città e non certo ad opera di chi dipinge murales ma da parte di chi la progetta (ignegneri e architetti) e da parte di chi la usa. Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, scuotendo la testa davanti a troppe scrittine (tag) in via Lanusei, in occasione dell'inaugurazione della nuova mostra di Federico Carta, faceva notare la presenza selvaggia nei balconi, a vista, di padelle bianche. Parabole digitali cresciute senza criterio tanto da far apparire alcuni scorci del centro storico periferie da terzo mondo. E il dibattito ora prende una nuova e interessante piega. (f.a.)