Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Due milioni e mezzo per il teatro lirico

Fonte: La Nuova Sardegna
14 maggio 2012



Finanziato il progetto congiunto col De Carolis di Sassari, via al bando per il sovrintendente




CAGLIARI Arrivano altri due milioni e mezzo regionali per il teatro lirico, legati al progetto congiunto con il De Carolis di Sassari. E’ stato Oscar Serci, consigliere di amministrazione e ormai ex reggente del teatro, a comunicarlo all’organo amministrativo che ieri si è riunito d’urgenza per affrontare i problemi posti dal ministero dei Ben culturali, che ha chiesto di nominare subito il nuovo sovrintendente o di attribuirne temporaneamente i poteri al presidente della Fondazione, il sindaco Massimo Zedda. La scelte del Cda sono queste: entro dieci giorni a partire da lunedì sarà bandita la selezione per il nuovo responsabile del teatro, ma già martedì della prossima settimana si conoscerà il nome del consulente artistico chiamato a gestire la transizione. Serci resterà nel consiglio come rappresentante del ministero e proseguirà il lavoro di mediazione con l’amministrazione regionale per raggiungere il risanamento dei conti. Nel 2013 la Regione darà al teatro altri due milioni legati al progetto Cagliari-Sassari, che copriranno i contributi Por perduti dalla gestione Di Benedetto. C’è l’ok definitivo per la fidejussione che apre la strada alla ristrutturazione del mutuo con il Banco di Sardegna ed è confermato l’arrivo della quota di contributo regionale legata al Fus per il primo quadrimestre. Come dire che gli stipendi dei 280 dipendenti e l’attività del lirico proseguirà regolarmente. Resta il punto interrogativo sul sovrintendente: i sindacati hanno accolto con preoccupazione la notizia del forzato «ritiro» di Serci e l’apertura di una nuova corsa alla poltrona di comando del teatro non sembra rassicurare le rappresentanze dei lavoratori. La figura di un manager tecnico, non espresso dalla politica, veniva letta come una garanzia sulle scelte strategiche prossime venture. Ora c’è il timore che si ripeta la vicenda di Gennaro Di Benedetto, imposto dalla gestione Floris in aperto contrasto coi sindacati.Molto dipenderà dalla qualità del piano industriale: quello attuale, elaborato da Di Benedetto, sarà rivisto e corretto. Sul prossimo tutti i giochi sono aperti. (m.l)