Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il presidente, il sindaco e una squadra itinerante

Fonte: L'Unione Sarda
14 maggio 2012

L'opinione
 

Enrico Pilia
Sul tavolo verde del Sant'Elia si stanno giocando diverse partite. C'è quella che vede i due Comuni, Cagliari e Quartu, impegnati a contendersi Massimo Cellino, uno che si porta in dote un nome, un marchio e un giocattolo da decine di milioni di euro all'anno. C'è un'altra partita, quella che sta giocando il presidente del Cagliari: cominciata a Elmas, proseguita allo stadio cagliaritano e chiusa - per ora - a Quartu, anche se chi lo conosce bene sa che i tempi supplementari sono compresi nel prezzo. Il pallone non è solo cibo per il popolo, per il piccolo tifoso di provincia che va a letto con la maglia rossoblù. Lo spettacolo del calcio, che nel caso del Cagliari è stato e sarà itinerante anche nel prossimo campionato, fa gola ai Comuni: senza dubbio, chi ospita la serie A fa un affare, soprattutto - nel caso di Quartu - se arriva un presidente che abbandona la sua città e vuole investire da un'altra parte. Ci sarebbe anche un altra sfida, quella dei tifosi, che in questo scenario così allegramente in movimento capiscono poco ma sono pronti ad adeguarsi (chi crede nelle cause di massa?) se il pallone comincerà presto a rotolare sotto i loro nasi. Il calcio continua a stare in copertina e ci resterà per tutta l'estate, con le partite - quelle diplomatiche, politiche e di business - che continueranno tutti i giorni, agosto compreso. Tirato per la giacca da una parte all'altra, Cellino farà (legittimamente) il suo gioco, perché è l'unico imprenditore che sa maneggiare una società di questo livello senza che il meccanismo si rompa. Ma il Cagliari quartese avrà lo stesso fascino? E soprattutto, cosa ne pensa Massimo Zedda?