Una anche in via Dante
 

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La città sta diventando sempre più “ciclabile”. Almeno sembrerebbe così visti i lavori che da qualche giorno stanno andando avanti in via Dante e via dei Conversi. Il principio è chiaro: meno spazio per le auto a favore di pedoni, biciclette e mezzi pubblici. Un modo di vedere la viabilità che secondo gli uffici dell'assessorato comunale al Traffico porterà più di un vantaggio: innanzi tutto migliorerà la qualità della vita dei cagliaritani, ma renderà anche le strade più sicure.
VIA DEI CONVERSI Il classico esempio è quello di via dei Conversi, dove da giovedì sono cominciati i lavori per la realizzazione di due corsie, prima destinate alle auto, che adesso saranno riservate agli amanti delle due ruote. Le vetture fino a poco tempo fa sfrecciavano ad alta velocità in quella strada, e il fatto che la carreggiata fosse a quattro corsie (due per senso di marcia) invogliava i guidatori a premere sulla tavoletta. Con la pista ciclabile le corsie diventeranno solo due, e a quel punto andare veloce non sarà più possibile. Insomma, il tutto rientrerà in un piano di “traffic calming” che porterà una maggiore sicurezza in strada e una viabilità rivoluzionata a favore della mobilità sostenibile.
VIA DANTE Stessa situazione in via Dante, dove sono in fase di conclusione i lavori per una grande corsia riservata alle biciclette che parte dalla stazione di piazza Repubblica e finisce addirittura in piazza Giovanni. Un intervento semplice ma che allo stesso tempo potrebbe causare una vera e propria rivoluzione alla viabilità della città. I parcheggi blu, che prima costeggiavano il marciapiede, in pratica sono stati spostati all'interno della carreggiata proprio per far spazio alla pista ciclabile. La corsia di destra per le auto ora è più stretta, ma comunque rimane lo spazio per poter percorrere via Dante senza problemi. Piuttosto, non si potrà (in teoria) più parcheggiare la propria auto in seconda fila, come sempre accadeva fino a qualche giorno fa. Anche se nella prima parte della via già da ieri in molti posteggiavano le auto dove non potevano, invadendo in alcuni casi la pista ciclabile e chiudendo l'accesso alla corsia per le biciclette. Il Comune dovrà vigilare che questa non diventi una pratica diffusa e impunita. (p.c.c.)