Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Salta il numero legale e rispunta l’idea: via Roma a piedi

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 maggio 2012

Bilancio

 

CONSIGLIO Dopo la maratona di mercoledì, ieri tanti seggi vuoti. Il Pdl attacca: «Un fatto grave». Il Pd replica: «Tecniche d’Aula » Il sindaco pensa alla pedonalizzazione a tempo del lato portici nIl sindaco Massimo Zedda sta pensando alla pedonalizzazione di via Roma lato portici. Nel frattempo si svuota il secondo piano del Municipio col Consiglio comunale interrotto per mancanza di numero legale. La grande piazza sul mare che sognava Emilio Floris è un obiettivo anche del suo successore, ma diverso è il modo scelto per realizzarlo. Se Floris voleva il tunnel e il parcheggio interrato, Zedda ha intenzione di sfruttare i progetti delle Ferrovie dello Stato. «Ci hanno già chiesto le autorizzazioni per ampliare il parcheggio vicino alla stazione di piazza Matteotti - ha detto in Consiglio comunale - e per noi sarebbe una grande opportunità perchè potremmo finalmente sperimentare la pedonalizzazione delle quattro corsie lato portici, magari inizialmente solo nel finesettimana». Durante l’esame degli emendamenti al Bilancio il sindaco ha annunciato la volontà di realizzare alcuni progetti di fast parking, parcheggi multipiano come quello tra via Sant’Alenixedda e via Bacaredda. Le aree indicate dal primo cittadino sono quelle intorno ai mercati di Pirri e via Quirra, ma anche nel parcheggio del Cis tra viale Diaz e viale Bonaria.

TUTTI A LETTO PRESTO Dopo quasi quattro ore di lavori, in Aula è mancato il numero legale e alle 21.45 il presidente del Consiglio Ninni Depau ha sciolto l’assemblea che in quel momento era composta da soli 14 consiglieri. Mercoledì i lavori erano stati interrotti pochi minuti prima dell’una dopo un estenuante lavoro di rallentamento dell’opposizione   tra emendamenti e sub-emendamenti. Ieri la seduta è stata più dinamica e sono stati bocciati più emendamenti, nel senso che ne sono stati esaminati di più rispetto al giorno prima e che in ogni caso sono stati tutti cassati. Questo è il gioco delle parti durante la maratona del Bilancio, ma non è l’unico. «È stata la minoranza a garantire il numero legale fin dall’inizio della seduta, mentre sarebbe dovuto essere un loro interesse visto che avevano detto di preferire tempi rapidi per l’approvazione del Bilancio - attacca il capogruppo Pdl Giuseppe Farris - il loro menefreghismo e la superficialità sono un pessimo segnale per i cittadini». In realtà la mancanza del numero legale comporta che il Consiglio si potrà riunire solo da martedì e con un numero legale ridotto. «Sono normali tecniche d’aula, ora abbiamo tre giorni per dialogare e trovare soluzioni condivise con l’opposizione - spiega il capogruppo Pd Davide Carta - in compenso i lavori di oggi sono stati produttivi, ora resta qualche emendamento sparso, terminare quelli sull’Urbanistica e poi quelli sui Lavori pubblici. Molti sono stati ritirati e in questi giorni si può lavorare anche su quello». Tra le questioni in sospeso ci sono i mal di pancia dell’assessore ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo, che anche ieri non era in Aula. La sua fuga dalla Giunta è sempre congelata, ma se di mattina ha lavorato negli uffici dell’assessorato in serata non era in Aula per indisposizione. Gli emendamenti che riguardano il suo settore, e sono quelli che hanno creato le tensioni in Giunta, sono stati ritirati in attesa dell’assestamento di Bilancio. Che arriverà sicuramente dopo l’assestamento in Giunta. Marcello Zasso