Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, bloccati i finanziamenti della Regione

Fonte: L'Unione Sarda
11 maggio 2012

Oscar Serci si è dimesso

E ora è la Regione a scrivere al teatro Lirico: dopo la lettera del Ministero della Cultura, dove sono state evidenziate diverse irregolarità nella gestione post-Di Benedetto, ora è viale Trento a puntare la propria attenzione sulla fondazione di via Sant'Alenixedda. Il nodo è costituito dai finanziamenti che ogni anno le casse regionali garantiscono al teatro: senza l'approvazione da parte del consiglio d'amministrazione del piano industriale la seconda tranche di quei fondi sono a rischio. Anzi, secondo quello che trapela dalla riunione del Cda di ieri, la Regione avrebbe posto un vero e proprio aut aut: se la fondazione non darà via libera al piano, non arriverà nemmeno un euro. Il finanziamento annuale di 9,8 milioni di euro viene diviso in quattro rate. Quindi i quasi due milioni e mezzo che dovrebbero essere già nelle casse del teatro sono stati bloccati.
Un problema che si aggiunge a una lista già lunga, ora tutta sulle spalle del sindaco Massimo Zedda, presidente della fondazione: è lui ad aver preso il comando integrale del teatro dopo le dimissioni di Oscar Serci.
Oggi il Cda dovrebbe riunirsi di nuovo: è probabile che venga nominato un consulente che prenda le redini del Lirico, almeno sotto il profilo artistico, fino all'arrivo di un nuovo sovrintendente. Il consiglio d'amministrazione deciderà se sceglierlo con un bando o tra i curricula già depositati in via Sant'Alenixedda. Di sicuro dovrà essere «tempestivamente curata una nuova nomina», come ha scritto il Ministero. Il contenuto della lettera inviata martedì dal direttore generale dei Beni e le attività culturali, Salvatore Nastasi, al presidente della Fondazione e al collegio dei revisori dei conti, è durissimo. È stata contestata tutta la gestione dell'affaire Di Benedetto sino ad arrivare a chiedere gli atti della risoluzione consensuale del rapporto per chiarire, tra le altre cose, se ci siano state «soluzioni onerose» che al Ministero interessano visto che «lo Stato contribuisce in via ordinaria». ( m.r. )