Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La cittadinanza onoraria a Madre Flora Zippo

Fonte: L'Unione Sarda
9 maggio 2012

Oggi a Palazzo Civico il conferimento alla missionaria amica dei poveri


«Io starò con i miei poveri finché ce la farò, poi sarà quello che Dio vorrà», disse otto anni fa a Palazzo Civico, felice di avere in mano un assegno di 25 mila euro per uno schermografo, così importante per i suoi malati di tubercolosi. Oggi Madre Flora Zippo, 77 primavere e l'accento campano che trentacinque anni nel Sudest Asiatico non hanno cancellato, sarà ancora qui. A ricevere la cittadinanza onoraria da Massimo Zedda, in una seduta dove il più felice dei consiglieri sarà Piergiorgio Meloni del Pd, uomo e medico generoso che l'ha caldeggiata.
Fu un altro medico, Costantino Flore, a conoscere per caso a Manila, Capodanno del 1999, quella suora che viveva per gli altri, e a coinvolgere molti colleghi. Da allora sono trascorsi oltre dodici anni e tra la francescana dei Sacri Cuori e i suoi amici sardi è nato un ponte di collaborazione. Solidarietà Sarda, questo il nome dell'associazione di via Logudoro costituita dopo quell'incontro, è riuscita a costruire a Samar, una delle settemila isole delle Filippine, un ospedale importante, il Polyclinic Sardegna, e a tessere una fittissima rete di viaggi, servizi, prestazioni e competenze sanitarie, militanza vera. Un legame che negli anni ha portato molte volte in Sardegna Madre Flora (e le francescane dei Sacri Cuori) e molte volte i suoi amici a Manila.
Prima di Cagliari, fu Capoterra nel 2001 a conferire la cittadinanza alla piccola suora che è stata amica di Madre Teresa di Calcutta e come lei attratta dagli ultimi. Idealmente ci saranno anche loro a farle festa. Sono il suo pane quotidiano, la sua energia vitale. «I poveri ci appartengono», disse con serena consapevolezza quel marzo del 2004, quando Emilio Floris le consegnò l'assegno. E lei appartiene a loro.
Maria Paola Masala