Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Spina bifida, prevenire si può

Fonte: L'Unione Sarda
7 maggio 2012

TEATRO MASSIMO. L'evento musicale organizzato dal Rotary Club e dal Comune
 

Tanti big al concerto per raccogliere fondi contro la malattia
In Sardegna non esiste un registro regionale sulle malformazioni congenite, ma si stima che ci siano circa 250 bambini nati con la spina bifida, patologia molto grave che causa disabilità e rende necessarie assistenza continua e cure specifiche per tutta la vita. Eppure «basterebbe assumere prima del concepimento 400 microgrammi di acido folico, una vitamina del gruppo B, che non ha effetti collaterali, per ridurre del 70% il rischio di mettere al mondo un bambino malato di spina bifida», spiega Giuseppe Masnata, responsabile del reparto di Urologia pediatrica dell'ospedale Brotzu.
Lunedì sera, il Rotary Club Cagliari presieduto da Michele Rossetti, insieme con il Comune, ha organizzato un concerto per raccogliere fondi e divulgare la cultura della prevenzione. Sul palco del Teatro Massimo, affollatissimo, giovanissimi talenti sardi e del Conservatorio di Mosca hanno suonato per i bambini malati. Oltre due ore di musica di altissimo livello chiuse dalla magia del violino di Anna Tifu, accompagnata al pianoforte da un genio della tastiera come Romeo Scaccia. Il tutto sotto la regia del direttore artistico Luigi Puddu.
Una serata di arte e solidarietà, con «la speranza che sempre più persone siano informate sulla prevenzione delle malformazioni congenite», afferma Mario Orgiana, presidente della sezione sarda dell'Asbi (Associazione spina bifida italiana). «Da tempo - aggiunge Masnata - l'unica prevenzione che si fa è quella di secondo livello, vale a dire l'aborto terapeutico. Ma per ridurre l'incidenza di questa malformazione genetica basterebbe assumere acido folico prima del concepimento, non durante la gravidanza, quando bisognerebbe evitare del tutto alcol e fumo». «Ecco perché dobbiamo cercare di sviluppare una cultura nuova - gli fa eco Orgiana -, dobbiamo fare in modo che le future mamme sappiamo che la prevenzione esiste». Prevenire la spina bifida, dunque, si può. Basta sapere come fare.
Mauro Madeddu