Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cosa resterà della 356

Fonte: L'Unione Sarda
7 maggio 2012

Quattro giorni di festa, tanti piccoli momenti da ricordare sino al 2013
 

L'addio alle tribune Vip, i penitenti scalzi, i velisti devoti
Che cosa resterà di questa festa? Quattro giorni, tante tappe. Fotografie di una Sagra che ieri ha chiuso la sua edizione 356. Immagini da tenere strette al cuore, fino all'anno prossimo.
IL RITORNO Tra le oltre duemila persone che hanno preso parte alla processione, il 2012 ha segnato il ritorno di alcuni paesi che mancavano da numerose edizioni: Aritzo, Cossoine, Portoscuso, Posada e Teti.
FUOCHI D'ARTIFICIO Salutano il simulacro che esce dalla chiesa il primo maggio e ci rientra il 4. Sono pochi, misurati. Gli applausi per il Martire tanti e concitati.
SINDACO E ARCIVESCOVO Ad aspettare il simulacro davanti al Municipio ci sono, in piedi e sotto il sole, Massimo Zedda e Arrigo Miglio. Uno accanto a l'altro rendono omaggio a Efis segnando una piccola rivoluzione: niente tribune vip. La vera autorità è sul cocchio.
LA RAGAZZA SCALZA Sulla strada che dalla semoleria porta al villaggio pescatori, scalda il cuore riconoscere quella ragazza che a piedi nudi per qualche anno ha spinto il passeggino. Ora è una donna, accanto a lei c'è la bimba senza il passeggino, le calze rosa a sfidare l'asfalto che alle 14 brucia.
GIAPPONESI Forse non hanno capito molto bene cosa stava accadendo, ma una coppia giapponese con Nikon al collo ha seguito la processione fino a Giorgino. Unica domanda rivolta a uno dei fedeli: quanto a lungo dobbiamo camminare?
I BAMBINI Tanti, come non si era mai visto. Nei tre chilometri che separano Cagliari da Giorgino moltissimi bambini a piedi o nel passeggino. Come la piccola Vittoria Storelli.
I VELISTI A GIORGINO Lasciano le imbarcazioni per avvicinarsi al villaggio pescatori e salutare il Santo.
VILLA SANTA MARIA Sa ramadura è ricchissima mercoledì lungo la via stretta che da Pula porta a Nora. Poca gente alle finestre, gli abitanti sono tutti lì, dietro il Santo. Sulle teste un tetto di mille bandierine colorate fa sentire quasi protetti.
SAN RAIMONDO Durante la sosta per la benedizione nella chiesa di Pula il corteo un po' si perde tra pezzi di torrone e mostaccioli, ma si ricompatta appena si riprende il cammino.
AMMAINA BANDIERA Davanti al Comando della Marina militare c'è l'ammaina bandiera, Fratelli d'Italia e Dimonios interrompono le preghiere. È festa anche per le zanzare a due passi dalla laguna di Nora.
I SUB Indossano ancora la muta e rendono omaggio all'arrivo di Efisio.
LA FIACCOLATA Giovedì la processione sulla spiaggia di Nora arriva fino agli scavi e una lunga fiaccolata accompagna il ritorno verso Pula. (gr.pi.)