Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pirri batte cassa col Comune

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2012

BILANCIO. Servono fondi per le opere straordinarie. Pd e Pdl criticano la bozza

Il “parlamentino”: «Subito cinquecentomila euro»

«Servirebbero circa 500.000 euro, tanto per cominciare, per mettere la Municipalità nelle condizioni di poter gestire le opere non programmate». In pratica, se si apre una voragine in mezzo a una strada di Baracca Manna o nella centralissima via Italia, con la disponibilità reale di quei soldi la Municipalità potrebbe immediatamente intervenire senza dover ogni volta bussare al Comune.
INCERTEZZA Quelle parole, Giorgio Cabras, presidente della commissione Bilancio della Municipalità, le aveva pronunciate tempo fa, prima che l'assessore comunale Gabor Pinna arrivasse, lo scorso 12 aprile, a presentare in Consiglio lo schema di Bilancio comunale, in via di approvazione. «Quanti soldi ci saranno, per il momento non lo sappiamo», aveva detto l'assessore, «quel che è certo è che una parte dei fondi del Comune verrà destinata a Pirri», aveva concluso Pinna. Sulla mancata previsione della cifra, anche solo indicativa, che sarà destinata a Pirri, incide certamente la mancata approvazione della “previsionale di spesa” per il 2012 da parte della Municipalità che, come è noto, fino alla legge regionale del marzo 2011 non sapeva se sarebbe sopravvissuta alla cancellazione delle Circoscrizioni. Occorre poi tenere conto di un dato strettamente congiunturale, ovvero i tagli del Governo che incidono sul Comune per circa 50 milioni di euro: questo, per il momento, non ha consentito di quantificare quanti soldi potranno arrivare nelle casse di Pirri.
LA DISCUSSIONE In questa situazione, ieri, il Consiglio della Municipalità si è riunito per discutere del parere da esprimere su quella bozza. Cabras, esponente di Sel, ha ribadito la bontà della bozza di bilancio sottolineando il fatto che «pur nella ristrettezza delle risorse, non ha comunque ricadute negative sui servizi fondamentali, vale a dire quelli erogati dalle politiche sociali». Giudizi critici sono arrivati da Maurizio Megna, consigliere del Pd, e Salvatore Cuboni, vicepresidente supplente del consiglio: «Pirri contribuisce alle casse comunali per circa 23 milioni di euro, il Comune però continua a dimenticarci», ha detto Megna. «Non possiamo limitarci a considerare il solo fatto che anche il Comune lavora in tempi di ristrettezze economiche», ha aggiunto Cuboni. «Non può essere sempre Pirri a pagare. Eppure», ha detto ancora l'esponente del Pdl, «si sarebbero potuti tagliare alcuni sprechi e destinare più risorse per Pirri».
ALTRE CRITICHE Anche Bruno Uccheddu, altro esponente del Pd, ha duramente criticato la bozza. «L'aver mantenuto la stessa spesa per le politiche sociali non mi pare sia una grande cosa», ha detto, «perché rispetto all'anno scorso registriamo un peggioramento della situazione che avrebbe, invece, imposto, una scelta diversa». Lo schema, tra le altre cose, prevede che nel Piano triennale delle opere pubbliche 2012-2014 siano inseriti alcuni interventi strutturali nel territorio di Pirri: come la sistemazione di piazza Eroi d'Italia, la riqualificazione di via delle Aquile, il completamento delle opere di urbanizzazione di Baracca Manna e la sistemazione dell'area verde di via Cuoco. «Ma per il 2012 non c'è quasi niente», avverte Vincenzo Besedegnak, esponente del Pdl. «E' quasi tutto rimandato al 2013. Questo piano», ha aggiunto, «è simile a quello presentato per il triennio 2011-2013, un documento che io avevo bocciato perché, anche allora, non considerava Pirri e le sue reali esigenze», ha concluso.
RISPOSTE INADEGUATE Maggioranza e opposizione, dunque, se per un aspetto giudicano positivamente il lavoro svolto dall'assessore, che ha presentato una bozza di bilancio che tende a ridurre al minimo le conseguenze dei tagli imposti dal governo Monti, per un altro esprimono un giudizio negativo per «il fatto che la Municipalità non trova risposte adeguate alle istanze presentate al Comune», ha spiegato il presidente del “parlamentino” Luisella Ghiani. Il consiglio si è concesso una pausa di ventiquattro ore per decidere. Domani, infatti, maggioranza e opposizione torneranno in aula per il parere definitivo.
ma. mad.