Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Molentargius, in fila per l’oasi

Fonte: La Nuova Sardegna
7 ottobre 2008

MARTEDÌ, 07 OTTOBRE 2008

Pagina 2 - Cagliari



Domenica centinaia di visitatori alla scoperta del parco dei fenicotteri Percorsi a piedi o in bici e tra breve anche in canoa e a cavallo




CAGLIARI. L’annuncio dell’apertura al pubblico è stata data due settimane fa. Eppure, qualche giorno dopo il taglio del nastro l’aria che si respirava al parco di Molentargius-Saline era quella solita: qualche auto “targata” Medau su cramu, alcuni agenti della Forestale a controllare l’area, un paio di ornitologi impegnati a perlustrare le zone di nidificazione.
Insomma, dei cagliaritani nemmeno l’ombra: deserti i percorsi realizzati per lo jogging, e deserti pure quelli attrezzati per le biciclette.
Delle torrette di avvistamento per il bird-watching poi, nemmeno a parlarne: inesorabilmente vuote.
Un quadro alquanto desolante, soprattutto se rapportato allo sforzo che il consorzio di gestione ha compiuto per assicurare la piena - o quasi - fruibilità dell’area umida.
Per fortuna, la situazione di stasi è durata poco. Perché domenica mattina il parco è stato preso d’assalto da centinaia di persone che hanno voluto finalmente scoprire che cosa si nascondesse poco più in là dell’edificio Sali scelti, la struttura che sorge in via La palma diventata sede operativa del parco. E dunque: che cosa c’è oltre il ponticello che scavalca il canale di Terramaini e segna il chilometro zero della “via del Sale”? Sicuramente tanto da fare. Ma con tanto di entusiasmo. Alcuni percorsi devono ancora essere messi in sicurezza e sono accessibili solo se accompagnati dalle squadre che organizzano le visite guidate, con particolare riferimento al bird-watching. Nel frattempo, i passeggiatori della domenica hanno ammirato un universo-mondo completamente avulso dalla frenesia della città eppure così vicino all’area metropolitana, tanto da essere incastonato tra i palazzoni quartesi di via della Musica e il cagliaritano Quartiere del Sole. Tant’è: non sono stati pochi i visitatori sbalorditi dalle grandi vasche di acque salanti ammirate solo in lontananza dal lungomare Poetto, o ammaliati dai canneti dove trovano rifugio avocette, cavalieri d’Italia e altre trecento specie che scelgono l’oasi cittadina come punto privilegiato per vivere e metter su famiglia. Si diceva dei percorsi attivati finora: passeggiate e scorazzate in biciclette. Ma le novità sono dietro l’angolo: ‹‹A breve contiamo di inaugurare anche i percorsi in canoa e a cavallo - ha annunciato il direttore generale Mariano Mariani - e in questi giorni partirà la campagna di informazione che illustrerà per filo e per segno tutte le attività appena inaugurate e le modalità per accedervi››. E in merito, i visitatori più informati sono stati gli amanti delle due ruote: già a metà mattina, le bici noleggiate all’ingresso del parco sono andate a ruba. Per tutti gli altri: a piedi. E non in auto, certo: accesso consentito solo ai residenti. Per tutti gli altri sono a disposizione i parcheggi allestiti poco lontano dagli ingressi cagliaritano e quartese. ‹‹Non stiamo parlando di un giardino pubblico - ha puntualizzato il presidente Gigi Ruggeri -. Vivere il parco di Molentargius-Saline significa essere coscienti del fatto che non stiamo parlando di un’area qualsiasi: ci sono delle regole da seguire per salvaguardare il delicato ecosistema del compendio››.