Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I volatili del parco di Monte Claro uccisi dal botulino

Fonte: La Nuova Sardegna
7 ottobre 2008

MARTEDÌ, 07 OTTOBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari



L’Asl 8: «Nessun pericolo di contagio per l’uomo, situazione sotto controllo» La Provincia: «Subito la bonifica del laghetto, sarà svuotato e ripulito»




CAGLIARI. E’ stata la presenza nelle acque del laghetto della tossina del micidiale clostridium botulinum a uccidere una quindicina fra anatre, cigni e germani al parco pubblico di Monte Claro, proprietà e gestione della Provincia. Ad accertarlo sono stati gli specialisti dell’istituto zooprofilattico su richiesta del responsabile del servizio sanità animale dell’Asl 8 Mario Lai. Nessun allarme tra gli operatori, la situazione è sotto strettissimo controllo e l’amministrazione provinciale è pronta a trasferire provvisoriamente i volatili superstiti, svuotare il piccolo bacino e bonificarlo: «Siamo stati noi a segnalare all’Asl 8 la morte inspiegabile di alcuni uccelli acquatici - spiega Piero Comandini, che come assessore alle attività produttive e turismo ha la delega su Monte Claro - e appena riceveremo la relazione tecnica partiremo con l’intervento».
Il batterio è pericolosissimo per qualsiasi essere vivente, compreso l’uomo, anche in quantità minime: «Ma perchè qualcuno possa infettarsi - spiega il veterinario dell’Asl 8 - dovrebbe mangiare le carni di un’anatra morta e putrefatta, ad occhio e croce non mi sembra molto probabile». Anche perchè i resti dei volatili uccisi dal batterio sono stati immediatamente eliminati, alcuni sono finiti allo zooprofilattico proprio perchè si potessero esaminare e scoprire le cause della morte. In teoria l’infezione potrebbe essere contratta anche bevendo l’acqua del laghetto: «Non si può escludere - è la conferma di Lai - ma chi berrebbe quell’acqua?». L’origine dell’infezione è semplicissima da individuare: «Molti frequentatori del parco - spiega il veterinario - hanno l’abitudine di buttare cibo alle anatre e agli altri volatili che vivono nel laghetto, creando un terreno di coltura ideale per il botulino».
Un passo indietro per ricostruire questa vicenda, destinata inevitabilmente a creare un allarme in buona parte ingiustificato. Alcuni giorni fa gli operatori del parco di Monte Claro hanno trovato alcune anatre morte, a galla nel laghetto. Le hanno recuperate ed è partita la segnalazione all’assessorato di Comandini. Che ha avvertito il servizio di sanità animale dell’Asl 8: «Siamo intervenuti immediatamente - spiega Mario Lai - ma non abbiamo trovato alcun volatile morto. Poi si è verificata una nuova morìa e stavolta è stato possibile prelevare alcuni animali e chiedere all’istituto zooprofilattico di esaminarli per scoprire le cause della morte». Altri esemplari di uccelli acquatici sono stati portati alla clinica per animali San Giuseppe, convenzionata con la Provincia per l’assistenza sanitaria dei selvatici. La relazione sui casi del 22 settembre è arrivata ieri mattina, quando il servizio veterinario dell’Asl ha ricevuto la conferma del sospetto: le analisi hanno consentito di isolare il clostridium botulinum, i volatili erano stati colpiti da uno dei batteri più letali che la scienza biologica abbia individuato. A quel punto sono scattati i meccanismi della profilassi: informazione alla Provincia, perchè il laghetto venga circoscritto. Ma nessun allarme: «Non c’è davvero nulla da temere - insiste Lai - perchè la situazione è sotto controllo e basterà un’adeguata bonifica del bacino per eliminare qualsiasi pericolo di contagio, che allo stato attuale è molto remoto». Poi - secondo il veterinario dell’Asl 8 - sarà necessario assicurare il ricambio costante dell’acqua nel laghetto, per evitare che stagni e favorisca la riproduzione di germi: «Serve acqua corrente - spiega Lai - e sarà utile che i visitatori non eccedano nell’alimentazione dei volatili». Il parco di Monte Claro resterà aperto al pubblico. (m.l)