Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I bimbi bielorussi cercano una famiglia

Fonte: L'Unione Sarda
7 ottobre 2008

Progetto Chernobyl. Al via l'iniziativa invernale dell'associazione Cittadini del mondo onlus



Terminata l'estate è già tempo di pensare al Natale. I bambini della Bielorussia non vedono l'ora di tornare a respirare l'aria pulita della Sardegna. Scalpitano per festeggiare nell'Isola la Natività ed essere nuovamente accolti dalle famiglie. Così, come ogni anno, ai primi di ottobre l'associazione Cittadini del mondo onlus è già impegnata nei preparativi della sessione invernale del progetto Chernobyl, il programma che da un decennio consente a migliaia di piccoli cittadini dell'Europa dell'Est di soggiornare in Sardegna per alcune settimane.
La Bielorussia è uno dei paesi più gravemente colpiti dall'incidente del 1986 alla centrale nucleare di Chernobyl e i bambini, a causa della velocità della loro crescita, scontano più di tutti gli effetti delle radiazioni. Il progetto Chernobyl è per loro innanzitutto un programma di prevenzione sanitaria: un soggiorno di almeno un mese, grazie alla permanenza in un ambiente non contaminato e a un'alimentazione sana, consente ai bimbi di diminuire la quantità di radioattività assorbita nell'organismo, riducendo così la possibilità di ammalarsi di tumori, leucemie e altre patologie.
All'aspetto sanitario si affianca quello culturale: i bambini ospitati nell'Isola imparano presto la lingua, gli usi, le tradizioni locali, alle quali uniscono e mescolano le proprie. Anche il Natale, tradizionalmente, si festeggia due volte in città: il 25 dicembre per i cattolici ed il 7 gennaio per gli ortodossi, con una messa speciale celebrata nella chiesa di Sant'Eulalia da don Mario Cugusi. Un momento di incontro, di conoscenza e di festa. Un modo concreto di dare significato alla parola "dialogo".
Ogni anno, tra l'estate e l'inverno, le famiglie sarde accolgono nelle loro case circa mille bambini bielorussi. Agli inizi i numeri erano più alti ma col tempo l'entusiasmo delle origini si è ridimensionato. «Forse la gente si è distratta - spiega Giuseppe Carboni, presidente di Cittadini del Mondo - d'altronde sono passati più di vent'anni dall'incidente di Chernobyl. Indubbiamente pesa la crisi economica, dato che aderire al nostro programma ha un costo, per quanto contenuto».
Per informazioni si può telefonare al 333/6811005, o cliccare su www.cittadinidelmondo.info o recarsi nella parrocchia di San Carlo Borromeo, ogni giovedì, dalle 19 alle 20.
LORENZO MANUNZA

07/10/2008