Rassegna Stampa

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Zedda darà il voto agli stranieri di Cagliari: “Noi ci fidiamo di loro”

Fonte: web Castedduonline.it
18 aprile 2012

Zedda darà il voto agli stranieri di Cagliari: “Noi ci fidiamo di loro”

18/04/2012 03:28


Seimila stranieri a Cagliari, nasce una Consulta per ascoltare tutte le loro esigenze, con un regolamento ad hoc. Il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris non voleva discuterla subito, la maggioranza di centrosinistra ha votato in aula l’inversione dell’ordine del giorno. Giovanni Dore dell’Idv ha ricordato che in Commissione Statuto il regolamento per la Consulta è stato già approvato, con i voti della maggioranza, con 9 voti a favore 1 astenuto e 3 contrari. Il consigliere Pierluigi Mannino ha detto: “Questo regolamento comporterà dei costi e non sappiamo quali saranno: non è il momento adatto, abbiamo una crisi economica che sta gravando su cittadini e imprese. E’ inopportuno e superficiale. Sarebbe stato molto meglio parlare di fondi di garanzie per le imprese, o di microcredito. Magari di come salvare di posti di lavoro per le famiglie. Abbandonerò l’aula al momento del voto”. “Non capisco la fretta di fare qusta Consulta- dice l’ex assessore ai Servizi Sociali, Anselmo Piras del Pdl- che nasce con uno spirito diverso rispetto alla giunta Floris. Noi pensavamo alle associazioni delle varie etnie, qui si vuole fare un carrozzone politico che non garantirà affatto le etnie straniere. Ognuna di loro dovrebbe avere un rappresentante. Tutto questo è vergognoso, tra l’altro si utilizzano dati del 2009 senza neanche tenere conto degli sbarchi avvenuti negli ultimi anni. Dati che si potrebbero avere in 5 minuti. Ora creiamo anche le consulte degli sfrattati e dei disoccupati. In questo modo state facendo sentire diversi gli stranieri dagli altri cagliaritani. Con un regolamento che sarà oneroso: con quali fondi? Chi li gestirà?”. Ha risposto Matteo Lecis Cocco Ortu del Pd: “I dati sono pubblici e a disposizione di tutti, sono del 2010 e quindi abbastanza aggiornati. Con lungimiranza vogliamo dare uno strumento a quei nostri concittadini e gli stessi diritti, quelli di sentirsi parte di una comunità. Oggi non possono votare e sono esclusi dal sentirsi cittadini come gli altri. A loro vogliamo dare la libertà del voto per garantire loro una rappresentanza. A Cagliari ci sono stranieri di oltre cento nazionalità, vogliamo farli partecipare alla vita amministrativa del Comune nell’interesse di tutti”. Francesca Ghirra di Sel: “Guardiamo le nostre scuole e i bambini che le frequentano: sono tanti gli stranieri apolidi che non partecipano alla vita democratica della città. Questo è un atto coraggioso e dovuto per queste persone, non sono d’accordo con Piras del Pdl: i cittadini stranieri sono persone, non membri di associazioni”. Claudio Cugusi del Pd aggiunge: “I bambini di 14 anni del Senegal non devono fare i parcheggiatori abusivi ma devono andare a scuola”. Giovanni Dore dell’Idv: “Questa Consulta tende anche a combattere il fenomeno dell’illegalità. Le fasce deboli, e non per forza quelle straniere, spesso sono soggette alla delinquenza, noi dobbiamo aiutare anche i più deboli”. Aurelio Lai dell’Uds: “I cittadini cagliaritani non sono pronti ad accettare questa Consulta, le associazioni di stranieri sono già regolarmente ricevute dall’assessore”. Poi ha preso la parola il sindaco Massimo Zedda: “Chissà cosa si potrebbe dire negli Usa dove oggi c’è un presidente di colore di origine keniota, di fronte alle argomentazioni sentite stasera da alcuni. Gli extracomunitari cagliaritani devono avere la possibilità di intervenire col voto, devono sentirsi cittadini del luogo in cui vivono. Cosa dire delle scuole, dove i dirigenti scolastici ci dicono da anni che gli alunni cinesi sono i più gravi di tutti. La cultura è spesso la forma migliore di emancipazione in un paese straniero. Noi abbiamo il 3.5 per cento di cittadini stranieri e il 54 per cento di disoccupati a Cagliari. L’estensione dei diritti crea più libertà. La vita in città deve essere migliore per tutti. Di fronte all’attacco mediatico nei confronti della Lega per episodi accertati, come quelli dei lingotti e dei diamanti, uno dei massimi esponenti, Borghezio, ha proposto di vendere la Sardegna per ripianare i debiti dello Stato. Razzismo e antisemitismo che diventano fede politica. Dando il voto agli stranieri, noi vogliamo solo sentire il loro parere. Siamo pronti perchè mangiamo il loro cibo nei nostri ristoranti, ci facciamo curare dai medici stranieri, che sono esattamente come noi”. Il dibattito è in corso. Giuseppe Farris del Pdl: “Questo regolamento dovrebbe essere semplicemente uno strumento. Perchè tutto questo accanimento tra di noi? Il sindaco è bravissimo, è riuscito a fare un intervento demagogico ma soprattutto protestatario. Io condivido alcune delle affermazioni di Cugusi, certamente mi sfugge il senso delle macro aree geografiche. Non ci si può separare con una divisione di razze”. I Riformatori votano a favore e così anche Paolo Casu del Psd’Az, Maurizio Porcelli del Pdl annuncia voto contrario. Molti hanno scelto di abbandonare l’aula in una delle sedute più tese dell’era di Zedda. La consulta degli stranieri e il regolamento vengono infine approvati con 20 voti favorevoli  su 29, 2 astenuti, e contrari alla fine solo 2.

M.B