Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La musica antica si sposa ai luoghi

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 aprile 2012

ECHI LONTANI

 

Eliseo Ghibellini, chi era costui? Vissuto nella seconda metà del Cinquecento, marchigiano, musico al servizio del Duomo di Messina durante l’impero di Carlo V. Sulla sua figura tacciono i dizionari e i libri di storia della musica. Tra i rari tasselli di una biografia lacunosa emerge una raccolta di madrigali a cinque voci: uno di questi è scritto in occasione della morte dell’imperatore; un altro ancora celebra il successore di Carlo V sul trono di Spagna, Filippo II. Nel segno dell’oscuro Ghibellini si apre a Cagliari la diciottesima edizione del festival di musica antica “Echi lontani”. Sabato alle 11, nel Palazzo di Città in Castello (che per la prima volta ospita due date della rassegna), il clavicembalista Willem Perick e lo storico Maria Grazia Mele, ricercatrice del Cnr, evocheranno il multiforme quadro culturale del Siglo de Oro, i suoi riflessi sulla Sardegna, l’influenza delle corti di Carlo V e Filippo II sulla polifonia rinascimentale europea attraverso l'opera della scuola franco-fiamminga, di quella spagnola e italiana. Sempre sabato, ma alle 21 nella chiesa di Santa Maria del Monte, l'Ensemble Les Musiciens con i soprani Floriana Fornelli e Arianna Lanci eseguiranno per la prima volta in tempi moderni i madrigali di Eliseo Ghibellini, in un programma che comprende anche pagine di Clément Janequin, Josquin Desprez, Luis de Narváez, Adrian Willaert, Thomas Crecquillon, Antonio Valente, Cristobal de Morales. FINO AL 29 GIUGNO Sono diciannove gli appuntamenti in cartellone fino al 29 giugno, come da tradizione del festival tutti di scena in luoghi storici: dodici a Cagliari, tre nel castello Salvaterra a Iglesias, due nella chiesa parrocchiale di San Pietro a Tuili, uno nella chiesa della Beata Vergine Immacolata di Barumini e nella chiesa di San Sebastiano Martire a Guamaggiore. La rassegna è stata presentata ieri a Cagliari dal presidente dell’associazione “Echi lontani” Ferruccio Garau, dal direttore artistico Dario Luisi, violinista che dirige in Austria il dipartimento di musica antica del conservatorio di Graz, e dall’assessore alla Cultura del Comune cagliaritano Enrica Puggioni. Una manifestazione nata quasi due decenni fa, a margine di Monumenti Aperti, da un’idea dello stesso Garau e dell’etnomusicologo Roberto Milleddu, che da direttore artistico è riuscito a portare a Cagliari, nel corso delle varie edizioni organizzate dalla Cogitur, alcuni dei maggiori esecutori di musica medioevale, rinascimentale e barocca specializzati nell’uso degli strumenti d’epoca e della prassi esecutiva basata sullo studio dei trattati secondo gli insegnamenti della moderna filologia musicale: i fratelli Kuijken, Gustav Leonhardt, Ton Koopman, Fabio Biondi, solo per citare alcuni dei nomi più prestigiosi. Lavoro proseguito in seguito da Enrico Di Felice e negli ultimi anni da Dario Luisi, che ha fortemente voluto l’ingresso di “Echi lontani” nella Rete Europea dei Festival di Musica Antica, creata dodici anni fa in Francia: attualmente riunisce 60 membri, espressione di 21 paesi dell’Ue. In questo ambito è nato il progetto “Schola”: una piattaforma che coinvolge gruppi strumentali e vocali di oltre 80 dipartimenti di musica antica attivi nel Vecchio Continente e in alcuni paesi extraeuropei. Quest ’anno saranno due le scuole coinvolte in altrettanti concerti a Cagliari: l’Hochschule für Musik und Theater di Lipsia (con l’ensemble Accademia Lipsiensis, il 2 giugno nella chiesa di Santa Chiara) e il Conservatorio di Graz (che si presenta con il gruppo Le Voyage Baroque, il 9 giugno nell'Antico Palazzo di Città). Tra gli altri appuntamenti in programma spicca l’esecuzione in due serate (il 3 e il 6 maggio nella chiesa di Santa Maria del Monte) dei dodici concerti vivaldiani dell'opera terza (L'Estro Armonico), affidata all'ensemble “Quattro Con” diretto da Dario Luisi. Da segnalare inoltre la serata del 28 aprile a Santa Chiara (protagonisti la clavicembalista Paola Erdas con lo Janas Ensemble e il soprano Lia Serafini alle prese con pagine di Kapsberger e Cavalli) e quella del 12 maggio a Santa Maria del Monte dedicata al medioevo e alla musica alla corte di Federico II (con il complesso Chominciamento di gioia). Bruno Ghiglieri