Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'integrazione dei disabili parte dal lavoro

Fonte: L'Unione Sarda
17 aprile 2012

POETTO. Il progetto
 

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Nicola Grandesso ha 35 anni. Dal 2007 è in sedia a rotelle. «Raddrizzai una curva in moto», ricorda, «fui ricoverato all'Unità spinale dell'ospedale Marino, tornai a casa sei mesi più tardi».
Prima dell'incidente aveva due passioni: la moto e il tango argentino. «Oggi mi dedico al volontariato (è presidente dell'associazione sarda paratetraplegici) e al teatro. Non mi lamento. Sono fidanzato, lavoro». Laureato in Scienze della comunicazione, prima dello schianto aveva vinto una selezione per uno stage a Bruxelles. «L'incidente mi impedì di partire, dopo la convalescenza ripartecipai alla selezione e la rivinsi. Mi occupo di comunicazione. Una vera fortuna. Se fossi stato ad esempio un manovale non avrei potuto proseguire nel mio lavoro, mi sarei dovuto reinventare». Quella di Nicola è una delle storie emerse sabato, a Margine Rosso, durante la manifestazione “Uniti nelle diversità”, promossa dalla parrocchia di San Luca di don Paolo Sanna, insieme a Caritas e Unità spinale del Marino. Una festa per finanziare progetti di inserimento lavorativo per disabili.
A raccontarsi, anche persone che hanno visto cambiare la loro vita per incidenti di altra natura. Come Carmelo Addari, 54 anni. «Nel mio caso», dice, «la colpa è stata di un tuffo in un fiume quando avevo 15 anni. Da allora sono in sedia a rotelle, sono passati 39 anni. Ai giovani dico di stare sempre attenti perché basta un attimo per procurarsi una lesione grave». Scopo della giornata, consentire anche agli specialisti di assistenza e terapia delle lesioni midollari di raccontare la propria esperienza, la propria quotidianità. Giuliana Campus, responsabile dell'Unità spinale del Marino, ha sottolineato come nel 2011 non vi siano stati nel suo reparto casi di lesioni ai danni di giovani. «Significa che le campagne di sensibilizzazione nelle scuole stanno dando i frutti sperati», ha commentato. Alla festa hanno partecipato i clown della onlus L'Arco in cielo, i figuranti del gruppo Antica Turabolis, la Consulta del volontariato, i City Angels, la comunità di Villaregia, i rappresentanti del Tribunale del Malato e di Sardegna Solidale.

(p.l.)