Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, licenziati a processo

Fonte: L'Unione Sarda
17 aprile 2012

IL CASO.

Gli ex lavoratori nei guai per dei volantini. Il ruolo di Luca Sbardella
 

In sei sono accusati di aver diffamato Pietrantonio
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Nel 2008 furono licenziati in tronco dalla società esterna a cui il Teatro Lirico aveva affidato la gestione del servizio di biglietteria. Per questo, in occasione di alcuni spettacoli serali, organizzarono una serie di sit-in diffondendo dei volantini di fuoco contro l'allora sovrintendente Maurizio Pietrantonio, accusato sostanzialmente di aver sperperato i soldi dell'ente dando incarichi inutili a persone a lui vicine. Una protesta che ha avuto degli strascichi pesanti per i sei lavoratori - Emi Cara, Leila e Roberta Manno, Giacomo Pischedda, Carlo Raga e Simonetta Sarobba - che furono querelati da Pietrantonio e oggi, quattro anni dopo, devono tutti difendersi dall'accusa di diffamazione davanti al giudice monocratico di Cagliari.
 

IL PERSONAGGIO Un processo giunto ormai alle battute finali, ma che ieri ha vissuto forse il momento più importante, visto che sul banco dei testimoni si è accomodato quel Luca Sbardella, ex amministratore unico della Biglietterie srl, che nei volantini incriminati veniva indicato come la pietra del presunto scandalo. Sbardella è un personaggio molto noto nei palazzi della politica romana. Classe 1973, vicino all'ex ministro Maurizio Gasparri, componente della direzione nazionale del Pdl in quota ex An, tra i vari incarichi collezionati negli anni ha ricoperto, appunto, anche quello di amministratore della società che gestiva la biglietteria del Lirico di Cagliari. A nominarlo, nel 2004, appena diventato sovrintendente, fu proprio Pietrantonio, suo amico personale. Un incarico che i lavoratori non esitarono a definire «politico» e soprattutto «inutile», visto che la Biglietterie srl sarebbe stata «una scatola vuota» che avrebbe avuto come «unica funzione quella di retribuire gli stipendi». «Pietrantonio - si legge in un passaggio dei volantini riportato anche nel capo d'imputazione - chiama da Roma Luca Sbardella, uomo politico di sua fiducia, per diventare amministratore unico» retribuendolo con «3000 euro al mese per non svolgere alcuna attività reale».
 

LA TESTIMONIANZA E ieri Luca Sbardella, citato direttamente dal giudice per fare chiarezza, ha confermato di essere stato chiamato a fare l'amministratore «da Pietrantonio, che è un mio amico, per traghettare la società verso la liquidazione». Quando però gli è stato chiesto di cosa esattamente si occupasse all'interno della Biglietterie srl le sue risposte sono apparse piuttosto vaghe. Quanto ai compensi, Sbardella ha spiegato che riceveva 1000 euro mensili, esclusi i rimborsi per viaggi e spese di rappresentanza. Dal bilancio del 2007 però, prodotto in giudizio dall'avvocato dei lavoratori Dario Sarigu, alla voce compensi per l'amministratore risultano ben 35 mila euro. «Davvero? Mi riservo di verificare il dato», ha replicato Sbardella prima che il giudice aggiornasse l'udienza al 29 giugno.
 

Massimo Ledda