Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Città di donne e anziani

Fonte: L'Unione Sarda
13 aprile 2012

I dati del Centro studi L'Unione Sarda: l'età media è sempre più alta

Diminuiscono i residenti, in aumento gli stranieri
I residenti diminuiscono, le donne sono molte più degli uomini e la città è sempre più popolata da stranieri, in media più giovani degli italiani. Sono i risultati dell'elaborazione del Centro Studi L'Unione Sarda sui dati Istat, che mettono in risalto soprattutto come i cagliaritani siano sempre più vecchi e aumenti il divario tra donne e uomini.
I DATI In diminuzione il numero dei residenti totali nel capoluogo: 156.488 quelli che risultano dagli ultimi dati in possesso, contro i 156.951 rispetto alle precedenti rilevazioni. Una lieve differenza che comunque mette in risalto la fuga ormai consolidata soprattutto dei giovani dalla città. Ma se il crollo non è evidente è solo grazie all'aumento degli stranieri: 5.593 in tutto, di cui più di tremila donne, in forte aumento rispetto agli anni scorsi.
ETÀ MEDIA I dati del Centro Studi confermano anche il fatto che è sempre più alta l'età media dei cagliaritani, con un importante divario tra donne (84.057) e uomini (72.431). Se dagli ultimi dati risulta una media di 46,4 anni (44,2 per i maschi e 48,3 per le donne), quelli precedenti parlavano di 46,1 (43,9 e 47,9), denotando un incremento dell'età media dei residenti. Situazione differente invece per quello che riguarda gli stranieri, visto che l'età media è stabile: 35 secondo l'ultima rilevazione, uguale a quella dell'anno precedente, e addirittura la popolazione maschile è più giovane (33,2 contro 34), mentre invecchia quella femminile. Insomma, è evidente che gli stranieri e in particolar modo gli extra-comunitari stanno contribuendo in modo decisivo a tenere a galla una città che altrimenti rischierebbe di spopolarsi sempre di più.
CITTÀ DI ANZIANI E che ci sia un incremento della popolazione che va dai 65 anni in su è confermato anche da due dati: l'indice di vecchiaia, che misura il rapporto tra gli anziani e i giovanissimi (0-14) dice che ogni 100 giovani ci sono 240 over 65, in aumento rispetto all'anno precedente. E anche guardando l'indice di dipendenza degli anziani, che riguarda il rapporto tra la popolane sopra i 65 e quella tra i 15 e i 64, la situazione non cambia: ogni 100 in età avanzata ce ne sono 36 in età “attiva”, cioè che possono lavorare. È evidente, dunque, che sta aumentando il numero di pensionati mantenuto da chi lavora.
DIVORZIATI Preoccupante, tra l'altro, il forte aumento di persone divorziate in città, a cui corrisponde un minor numero di gente sposata. Il numero di persone che hanno rotto il loro matrimonio è passato da 3.718 alle 3.921 dell'ultima rilevazione messa a disposizione dal Centro Studi, così come la cifra dei coniugati è passata da 70.533 a 70.023. Una situazione che si può spiegare, oltre che con l'aumento dei divorzi, anche con la sempre maggiore paura dei giovani a iniziare la vita coniugale. Il timore del futuro, sempre più incerto, è senza un fattore fondamentale.
Piercarlo Cicero

 

Immigrati
La comunità
musulmana
ha superato
quota tremila
Un dato che non è passato inosservato tra quelli usciti fuori dal Centro Studi L'Unione Sarda è che la popolazione straniera non solo sta aumentando in modo evidente, ma anche l'età media non aumenta, anzi, per quello che riguarda gli uomini diminuisce addirittura.
Una situazione che non sorprende Sulaiman Hijazi, portavoce dell'associazione islamica El Hoda. La comunità musulmana è fra le più numerose di tutte quelle straniere in città, visto che è composta da circa 3 mila persone, delle quali più di novecento sono praticanti, ormai sempre più integrati. «A Cagliari nell'ultimo periodo c'è un aumento maggiore rispetto al resto della Sardegna - spiega - e io per primo mi accorgo che ogni giorno c'è gente nuova». Sul fatto che ci sia un grande numero di persone giovani, Hijazi non ha dubbi: «Innanzi tutto nei nostri Paesi c'è un tasso di natalità nettamente più alto rispetto a qua, e poi va considerato il fatto che affrontare viaggi così impegnativi richiedono anche sforzi fisici non indifferenti, quindi è evidente che per i giovani è più facile spostarsi».
Il portavoce dell'associazione islamica commenta anche l'aumento delle persone divorziate in città. «Purtroppo è una situazione che riguarda anche gli stranieri, non solo gli italiani. Credo che i motivi siano molteplici: innanzi tutto la crisi che porta le coppie ad aver paura di non essere in grado di mantenere la famiglia, e che quindi finiscono per allontanarsi, ma poi anche i troppi matrimoni che si fanno per interesse e l'intromissione spesso esagerata dei genitori, che alla lunga portano alla distruzione delle coppie». (p.c.c.)