Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il Cagliari: andiamo a Quartu

Fonte: Sardegna Quotidiano
12 aprile 2012

Lo scontro

Enrico Fresu

STADIO La società comunica l’avvio delle pratiche: prossima stagione a Is Arenas. «Il sito migliore per il progetto»

  SANT’ELIA Annunciato l’invio di un dossier per i consiglieri comunali. Mentre allo stadio gli operai sono senza corrente  

 

 

L’annuncio dell’addio del Cagliari alla sua città per la più disponibile Quartu, la preparazione di un dossier da consegnare ai consiglieri comunali e un quadro elettrico del Sant’Elia che, all’improvviso, smette di funzionare. Colpi di scena (previsti e no) e colpi così strani da sembrare bassi, che sono andati in onda ieri nella nuova puntata della telenovela stadio. I protagonisti ormai non si parlano più. Il Cagliari Calcio comunica attraverso il sito ufficiale della società, il Comune rimane, almeno per le via ufficiali, alle dichiarazioni del sindaco Massimo Zedda che aveva detto: o la squadra torna qui oppure straccio la convenzione. E le mosse di Massimo Cellino lasciano pensare che il ritornoin città sia da dimenticare, per questa stagione e almeno per la prossima. Salvo ripensamenti e nuove difficoltà tecniche.

IL CAPITOLO IS ARENAS Si legge sul sito della società: «Il Cagliari Calcio comunica d’aver effettuato una indagine conoscitiva tendente ad individuare, tra i Comuni confinanti con il capoluogo, l’impianto sportivo più realisticamente fruibile, ancorchè in maniera non definitiva, in vista della prossima stagione: il sito maggiormente accreditato per la realizzazione di tale progetto è risultato essere quello di “Is Arenas” nel territorio di Quartu». Viale La Plaia conferma quindi quanto scritto nei giorni scorsi, con il sindaco Mauro Contini che apriva alla possibilità di ospitare i rossoblù dal prossimo anno, anche se si parla di un accordo triennale, con un investimento privato di sei milioni di euro per il nuovo impianto. Che dovrebbe ospitare partite di serie A, ottenendo da subito «senza deroghe o proroghe l'agibilità a norme in maniera totale e definitiva». Una partita molto difficile: «Sarà una corsa contro il tempo», scrive la società, «una sfida che affronteremo per riportare nell’Isola quanto prima, anche se momentaneamente in quel sito, la disputa delle nostre gare casalinghe ». Nell’attesa di realizzare, «a nostre spese e senza l’ausilio di denaro pubblico, il sogno: semplicemente il nostro stadio». Poi un pensiero agli abbonati: posto riservato a Trieste (volo a 50 euro) per questo scampolo di campionato e, per chi vuole, c’è il rimborso.

DOSSIER PER I CONSIGLIERI Finché nessuna delle due parti recede, c’è in pedi la convenzione tra il Cagliari Calcio e il municipio per l’uso del Sant’Elia: firmata nel 2002 e mai rispettata fino in fondo. Il risultato si conosce, basta guardare i calcinacci e le reti di protezione. La società però, messa sotto accusa da esponenti della maggioranza e da Massimo Zedda, vuole dire la sua. E annuncia: «Per pura chiarezza e precisione il Cagliari Calcio sta dando corso alla realizzazione di una “documentazione esplicativa” destinata ai consiglieri comunali, per fornir loro un quadro esaustivo sulla situazione venutasi a creare tra l’amministrazione e la società: il tutto affinchè ciascuno di essi abbia maggiore cognizione di causa al momento di dover ribattere o semplicemente esprimersi sull'argomento». La documentazione, annuncia la società, «verrà consegnata a breve a tutti i componenti del Consiglio». Che fino ad ora in mano hanno solo la lista dei crediti vantati dal Comune nei confronti della società e quella dei contenziosi aperti sulla gestione dello stadio, per vicende che risalgono anche a periodi precedenti all’av - vento di Cellino.

L’ELETTRICITÀ NON C’È La querelle però non è fatta solo di comunicati. Uno strano episodio è stato raccontato dagli operai del Comune che stanno lavorando per la messa in sicurezza dei Distinti: il cantiere va avanti, hanno assicurato dal municipio, nonostante il definitivo addio dei rossoblù al Sant’Elia. Il quadro elettrico al quale la squadra ha attaccato le attrezzature fino a martedì però ieri risultava staccato. Dagli uffici tecnici del Comune trapela che sarebbe stato inviato un fax alla società, per richiedere un intervento, che sarebbe rimasto senza risposta. Di certo c’è che gli operai hanno lavorato con un generatore elettrico portato dai cantieri comunali. Un “intoppo” che non ci voleva. Ovunque debba giocare il Cagliari.