Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Parco occupato, denuncia in arrivo

Fonte: L'Unione Sarda
12 aprile 2012

MOLENTARGIUS.

A vuoto la mediazione del direttore con i precari in lotta per l'assunzione
 

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Ultima puntata della lotta dei lavoratori di Molentargius che hanno occupato la sala convegni dell'edificio Sali Scelti. È di ieri mattina il tentativo di mediazione da parte del direttore facente funzioni del Parco, Marco Loddo. Assist mancato: i lavoratori non mollano. E all'orizzonte si profila la possibilità di una denuncia per i nove occupanti, parte dei venti lavoratori di Molentargius che dal 31 marzo sono disoccupati. «Sono nella piena e totale illegalità», dice Loddo. Lo stop forzato delle attività del Parco, voluto dall'Ente, va avanti «sino a quando non ci saranno condizioni di sicurezza tali da consentire a un visitatore, sia esso adulto o bambino di recarsi qui e non trovarsi coinvolto e strumentalizzato in azioni di lotta sindacale».
E per oggi è previsto il nuovo tavolo tecnico. Dopo l'invito del presidente del parco Mauro Contini che qualche giorno fa aveva consigliato ai lavoratori di trasferire la protesta alla Regione, a sua avviso unica responsabile del precariato, ieri si è aggiunto quello di Loddo. Parla alla presenza del maresciallo Secci, «voglio sia lui a dirvi quali sono i rischi che correte». «Interruzione di pubblico servizio», questo la colpa dei lavoratori; la stessa che porterebbe la loro protesta ad avere strascichi giudiziari. La replica dei lavoratori: «La scelta di interrompere il servizio è del Direttore, noi non abbiamo alcuna responsabilità», controbatte Chabaani Abderazak, segretario generale Uil Temp. E la possibile denuncia è «Un ricatto; una minaccia», sostengono gli ex lavoratori presenti in sala.
Il resto è storia già nota. Il nastro si riavvolge e riparte dal 2 aprile. In occasione del primo confronto con Loddo e Contini, Abderazak, portavoce dei lavoratori chiese una proroga contrattuale. La controfferta della direzione fu una possibile selezione, aperta a tutti, per eventuali contratti Co.co.pro. Dal 2 aprile i lavoratori dicono di aspettare risposte concrete, anche ieri le aspettavano. «Le risposte vi sono state date, ma non vi stanno bene; volete un contratto immediato e questo non è possibile», risponde Loddo, «perché nella pubblica amministrazione si entra per concorsi». Poi prosegue: «Noi intendiamo ripristinare questo concorso, vi è già stato detto un mese fa». Protesta sì, ma fuori dalla struttura: «Per quanto la vostra occupazione sia pacifica, non può essere considerata una forma legittima, vi invito a riflettere sul proseguimento di questa azione». Poi ricorre a una metafora: «Avete la possibilità di manifestare fuori dei cancelli, entrare all'interno significa superare un fossato», spiega il Direttore facente funzioni del Parco.
L'avviso agli ex lavoratori: «Per ora è ancora asciutto e può essere attraversato, col tempo si allagherà e non si potranno mettere ponti levatoi». E conclude: «La situazione a quel punto diverrà dolorosa». Niente di fatto; nemmeno ieri. Tentativo di mediazione fallito, il malcontento degli occupanti continua a crescere e la protesta va avanti. Nessun "the end" in vista; tantomeno un lieto fine, almeno per ora. Per i prossimi aggiornamenti si dovrà attendere l'esito del tavolo tecnico previsto per questa mattina.
Sara Marci