Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ricordando Tito Orrù, grande storico della nostra terra

Fonte: L'Unione Sarda
11 aprile 2012

Scomparso di recente, oggi avrebbe compiuto 84 anni


Tito Orrù avrebbe compiuto oggi 84 anni, se non se ne fosse andato al'improvviso, nel passaggio tra il vecchio e il nuovo anno, lasciando sgomenti i familiari e i numerosissimi amici, colleghi, studiosi, allievi. Nato nel 1928 ad Orroli, dell'ambiente familiare e dell'infanzia ha sempre conservato un'indelebile impronta insieme a un grande amore per la Sardegna. Uno spirito e un animo “orrolita” come diceva scherzando la sua Maestra Paola Maria Arcari: generoso con tutti, metteva a disposizione il suo sapere, il suo intuito e le sue conoscenze, fornendo preziosi consigli per le ricerche sulla storia sarda: innumerevoli i giovani che aveva instradato nello studio e sovveniva nelle loro necessità. Le sue simpatie politiche per molti anni erano andate al Partito sardo d'Azione, da lui considerato il più adatto a tutelare gli interessi della sua terra. Era credente, e la sua profonda religiosità è stata testimoniata con un senso del dovere, direi mazziniano, nei confronti dei valori della famiglia e della società. Colpito ancora giovane da un grave incidente, ha reagito con grande forza d'animo. Nel 1966 ha, pubblicato il suo primo volume “Giovanni Siotto Pintor, Scrittore e uomo politico”. Al 1971 risale la monografia “Gerolamo Azuni e l'archivio di Stato di Cagliari”.
La Facoltà di Scienze Politiche, negli anni '60, diede il gravoso incarico di procedere alla pubblicazione dei preziosi manoscritti del “Diario” di Giorgio Asproni a Carlino Sole e Tito Orrù che divennero i curatori dell'opera: avviata nel 1974 in sette volumi e conclusa per i tipi di Giuffrè nel 1991. Il successo della pubblicazione è andato crescendo nel tempo e con esso gli apprezzamenti della storiografia nazionale e internazionale. Contemporaneamente Tito Orrù iniziò la pubblicazione del Nuovo Bollettino Bibliografico sardo, e costituì il Comitato di Cagliari dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. Numerose iniziative seminariali e congressuali oltre che le presentazione dei vari volumi del “Diario” testimoniano questa indefessa attività. Tra cui si convegni e congressi internazionali.
I Congressi Internazionali dell'Istituto costituirono per Tito Orrù una grande soddisfazione: uno nel 1986 vide la partecipazione, a Cagliari, dei più illustri risorgimentisti e contemporaneisti mondiali. Nell'altro del 2006, dedicato a “Garibaldi: Cultura e Ideali”, ha avuto il privilegio di tenere la relazione introduttiva. Nel 1992 pubblicò con la sottoscritta “Della libertà e delle Caste e i Sofismi Politici”, per l'edizione regionale di “Tutte le Opere di Giovan Battista Tuveri”. E per sua profonda conoscenza della classe politica sarda, Manlio Brigaglia gli affidò la stesura di 350 voci biografiche che vanno dal 1848 alla X legislatura repubblicana (1987) del Il dizionario biografico dei parlamentari sardi, nella Enciclopedia La Sardegna.
Da ricordare la sua attività di animatore e divulgatore culturale. Nel 1993, Tito Orrù ha favorito la costituzione del Centro di studi Genealogici Sardi. Dal 1997 ha collaborato alla realizzazione delle edizioni de Sa die de sa Sardinia. Lasciato l'insegnamento universitario per limiti di età, continuava a curare il rapporto con i giovani e le istituzioni sarde, come il Comune di Bitti, con varie celebrazioni asproniane; e la Società degli operai, nella cui sede, in via XX settembre, hanno trovato ospitalità le sue iniziative garibaldine. Ulteriore segno della sua vitalità era l'impegno profuso con Marinella Ferrai Cocco Ortu nella pubblicazione delle Memorie di Francesco Cocco Ortu, ormai in dirittura d'arrivo, che ha consentito la rivalutazione del contributo dato all'Isola da due suoi illustri componenti: il ministro, sulla cui opera ha organizzato un Convegno, e il deputato, Francesco Cocco Ortu jr. noto esponente del Partito liberale Italiano negli anni Cinquanta dello scorso secolo.
Maria Corona Corrias