Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Area, in arrivo la stangata dell’Imu

Fonte: La Nuova Sardegna
10 aprile 2012

L’ex Iacp dovrà pagare la tassa sugli alloggi e per rientrare nei costi è probabile che aumenti il canone agli affittuari

CASE POPOLARI»NOVITA’ AMARE



MARISA DEPAU E’ assurdo che a pagare la nuova tassa sia un ente che fornisce appartamenti pubblici e non le fondazioni degli istituti di credito

di Roberto Paracchini wCAGLIARI In città sono quattromila e settecento le case di edilizia pubblica di proprietà di Area (ex Iacp), in tutta la Sardegna circa venticinquemila. Ma per questi immobili l’ente dovrà pagare l’Imu. Tutto normale, si potrebbe pensare, solo che in questi appartamenti abitano persone che non si possono permettere affitti alti. Si tratta infatti di un’edilizia che affianca quella pubblica comunale con lo scopo di venire incontro a chi non può pagare gli alti affitti imposti dal mercato. Ma l’Imu, si potrebbe ancora far presente, dovrà pagarlo Area. Certamente, ma i tagli ai trasferimenti interessano tutti gli anti pubblici e, affermano ad Area, questa spesa dovrà rientrare da qualche altra parte. E in questo momento - se non cambia la legge - l’unica possibilità resta riversare il prezzo del “mal tolto” sugli affittuari. Altrimenti, precisano, chi pagherà le manutenzioni? Si tratta di un patrimonio ingente che ogni anno ha bisogno di qualche intervento. Nello stesso tempo c’è un altro problema: la quantificazione del «quanto?» dovrà essere pagato, che spetta al Comune. Insomma, da qualunque parte la sia giri, la questione resta spinosa. Un affittuario di questo tipo di edilizia (e il patrimonio di Area, salvo i locali riscattati, è quasi tutto dato in locazione)versa da sedici a trecento euro al mese, in rapporto alla sua fascia di reddito. E se supera un certo livello, circa ventimila euro annui, deve versare il canone normale maggiorato dalla sanzione, che si avvicina a quello di mercato. Ora tutte queste persone rischiano di dover avere una maggiorazione dell’affitto per via dell’Imu. Detta in soldoni, la coperta è corta: o si fanno le manutenzioni, o si elimina questa tassa per Area oppure sono sempre i più deboli (gli affittuari) a dover sborsare. Come dire: un’altra tegola sopra le teste dei cittadini. Altro problema: se da un lato Area dovrà pagare l’Imu scontata di duecento euro per appartamento, a che aliquota dovrà fare riferimento? Quella per la prima casa (al cinque per mille) o l’altra, per la seconda, all’otto e sei per mille? Non è chiaro. La norma andrà precisata e in Parlamento si sta già pensando di intervenire, ma non è detto che questo avvenga. «Nello stesso tempo, però, le fondazioni bancarie, in quanto considerate enti no profit - lamenta Marisa Depau, consigliera comunale della Sel - non pagheranno Imu, mentre Area sì. E’ una contraddizione: le fondazioni degli istituti di credito decidono chi dirigerà la banca e quindi operano in un regime di mercato. Mentre Area che ha un ruolo sociale, no e dovrà pagare. Assurdo».